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Alessandro Quaini e un Fiorenzuola che corre veloce: «Non ci accontentiamo mai». VIDEO

Il centrocampista è stato spostato nel reparto difensivo dove con Potop forma una delle migliori coppie della categoria. «Ho accolto la proposta di Tabbiani con entusiasmo e tanta voglia di imparare»

La vittoria con la Carrarese ha portato il Fiorenzuola in corsia di sorpasso rispetto ai toscani: 2-0 e secondo posto in una graduatoria comunque cortissima, che vede ben nove squadre racchiuse in quattro punti. Chi pensava a un torneo con una lotta al vertice riservata a due-tre formazioni e tutte le altre fagocitate nella corsa ai play off deve ricredersi. I rossoneri giocano con il sorriso sulle labbra e la tranquillità di chi sta andando oltre le previsioni, ma non lasceranno nulla di intentato per rimanere là in alto il più a lungo possibile. Già domenica c’è un problema di quelli complessi da risolvere, la trasferta in casa del Pontedera a cui servono tre punti per rientrare a pieno titolo nel gruppo delle migliori.

Di certo i rossoneri possono contare su una difesa solida su cui costruire le proprie fortune. Fra le novità c’è Alessandro Quaini, centrocampista trasferito da Tabbiani nel reparto arretrato per sfruttare le doti tecniche che consentono di far partire l’azione nel modo migliore.

Guardando la classifica in tanti indicano il Fiorenzuola come la sorpresa di questa fase del campionato. Voi vi aspettavate una prima parte di stagione così soddisfacente?

«Senza dubbio è stato un avvio importante – spiega Quaini – ma non ci dobbiamo accontentare di 24 punti, bisogna proseguire e allenarci sempre al massimo perché la strada è ancora lunga».

Conosci bene la categoria. Se stato sorpreso da qualcuno in questi mesi?

«Vedo un campionato molto equilibrato, le partite sono tutte tirate e si decidono per degli episodi. Ma il livello è molto simile agli anni scorsi, non ci sono grandi differenze».

Questa novità in campo, con lo spostamento da centrocampista a difensore, ti sta piacendo?

«E’ la mia prima volta, ma mi sto trovando molto bene. Poi il gioco del mister mi aiuta a sfruttare le mie qualità in fase di impostazione e con Potop c’è una bella intesa, ci completiamo a vicenda e tutto è più semplice».

Quando Tabbiani ti ha spiegato la sua idea hai pensato: “Questo è matto”?

«No, ho accolto la proposta con entusiasmo e con tanta voglia di imparare. E’ sempre meglio riuscire a ricoprire più ruoli e se serve alla squadra ben venga».

Il risultato è che la difesa del Fiorenzuola è una delle più forti di tutto il girone.

«Speriamo di proseguire su questa strada. L’importante è non accontentarci».

Quali sono gli obiettivi a breve termine, sia personali sia di squadra?

«Quelli personali adesso passano in secondo piano. L’importante è che la squadra continui ad esprimersi a questi livelli, perché quando gioca bene il gruppo anche i singoli acquistano valore».

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