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Fagioli: «In Spagna, Germania e Francia i giovani giocano molto di più»

In attesa della sfida che l'Italia Under 21 giocherà con la Bosnia Erzegovina martedì, il centrocampista piacentino parla dell'utilizzo dei ragazzi nei principali campionati

Immagine REALAB-2"Quella contro la Bosnia sarà una partita ancora più difficile perchè è una squadra che ha la stessa intensità del Montenegro quando pressa, ma ha anche più qualità: se però la interpretiamo nel modo giusto, ci togliamo la soddisfazione di vincere”: Nicolò Fagioli, il “gioiellino” della Juventus in prestito alla Cremonese, ha le idee chiare sui prossimi novanta minuti che attendono l’Under 21. Intanto il centrocampista piacentino racconta al sito ufficciale della Figc anche le sue impressioni sull'argomento più discusso attualmente, l'utilizzo dei giovani nei campionati di vertice.

Ancora amareggiati per il pareggio di venerdì a Podgorica, gli Azzurrini cercano di voltare pagina. Martedì al “Nereo Rocco” di Trieste dovranno affrontare la Bosnia ed Erzegovina (ore 17.30, diretta Rai2) e stavolta non si possono perdere punti importantissimi. Fagioli, che con la maglia dell’Under ha esordito a settembre scorso nella gara di qualificazione vinta 3-0 contro il Montenegro e dunque è tra i più giovani in fatto di presenze, tira fuori il carattere che gli ha permesso di diventare uno dei punti di riferimento della Cremonese. “Ci dispiace per il pareggio rimediato contro il Montenegro – spiega – perché pensavamo di fare una partita diversa, ma ora dobbiamo guardare avanti. Contro la Bosnia le maggiori difficoltà ce le possiamo creare solo noi, così come è successo proprio contro il Montenegro, perchè a livello di qualità siamo una delle migliori squadre. Quindi dobbiamo più guardare a noi stessi, capire i nostri errori e, se cambiamo atteggiamento, penso che non ci saranno problemi”.

Classe 2001, nativo di Piacenza, per trovare continuità di impiego Fagioli è dovuto passare prima dall'Under 23 della Juventus e poi andare in serie B a giocare nella Cremonese. “Vedo che in Spagna, forse in Inghilterra un po' meno, ma anche in Germania e Francia, i giovani giocano di più rispetto all'Italia. Sicuramente qui da noi, quando un giovane gioca e poi magari nei top club sbaglia una partita o due, si critica subito il giocatore, si dice che non è pronto e che magari deve andare a fare prima un'esperienza fuori, e quindi anche per l'allenatore è difficile farlo giocare con continuità. Non ha tutti i torti Nicolato a dire che nei principali campionati in Italia si fa fatica a dare fiducia ai giovani, perchè anche noi lo sentiamo e lo vediamo. Speriamo che con il tempo cambino le cose, me lo auguro”.

Fagioli non nasconde che fra i suoi obiettivi da qui a fine stagione ci sono sia la promozione in serie A con la Cremonese che la qualificazione con l'Under 21agli Europei di categoria. “Con la Cremonese non sarà facile, anzi sarà una lotta fino alla fine. Con l’Under 21, anche se vinciamo la prossima partita, non siamo qualificati, quindi ce la giocheremo nell’ultimo turno con Svezia, Lussemburgo ed Irlanda”.

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