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Serie A

Caso plusvalenze: Paratici inibito per due anni e mezzo, 15 punti di penalizzazione per la Juventus

Corte Federale d’Appello va oltre le richieste del procuratore. La società bianconera ha preannunciato ricorso al Collegio di Garanzia del Coni

Clamorosa sentenza della Corte Federale d’Appello sulla questione plusvalenze: alla Juventus sono stati inflitti 15 punti di penalizzazione, ben oltre i 9 chiesti dal procuratore federale Chiné. Pene pesanti anche per i dirigenti (per cui è stata chiesta l'estensione anche a Uefa e Fifa) a iniziare dal piacentino Fabio Paratici, ora al Tottenham, inibito per due anni e mezzo (il procuratore aveva chiesto 20 mesi); 2 anni ad Agnelli e Arrivabene, 1 anno e 4 mesi a Cherubini e 8 mesi a Nedved, Garimberti, Vellano, Venier, Hughes, Marilungo e Roncaglio. Assolti gli altri otto club coinvolti con i rispettivi amministratori e dirigenti.

Immediata la replica della Juventus, che già in serata ha annunciato ricorso al Collegio di Garanzia del Coni.

"L’odierno accoglimento - si legge nella nota ufficiale della società bianconera - del ricorso per revocazione da parte delle Corte d’Appello Federale ci pare costituisca una palese disparità di trattamento ai danni della Juventus e dei suoi dirigenti rispetto a qualsiasi altra società o tesserato. Attendiamo di leggere con attenzione le motivazioni per presentare il ricorso davanti al Collegio di Garanzia dello Sport, tuttavia evidenziamo, fin da ora, che alla sola Juventus e ai suoi dirigenti viene attribuita la violazione di una regola, che la stessa giustizia sportiva aveva ripetutamente riconosciuto non esistere. Riteniamo che si tratti di una palese ingiustizia anche nei confronti di milioni di appassionati, che confidiamo sia presto sanata nel prossimo grado di giudizio".

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