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Pro Piacenza - C’eravamo tanto amati: Burzoni attacca Pea, che non si dimette ma a maggio saluterà

Il rapporto tra il tecnico e il presidente, che lo aveva fortemente voluto alla guida del club due estati fa, è ormai irrimediabilmente spezzato. Fulvio Pea già nello scorso autunno aveva comunicato la volontà di lasciare al termine della stagione

E’ finita nel peggiore dei modi la storia tra il presidente Burzoni e il tecnico Fulvio Pea, con gli stracci che sono volati in pubblico mandando all’aria quello che fino ieri era visto come un pregio, cioè lo stile Pro Piacenza, toni pacati e panni sporchi lavati in casa.
Il numero uno del club, Alberto Burzoni, questa volta ha attaccato senza mezzi termini Fulvio Pea con parole pesanti (guarda qui il VIDEO della sfuriata) in sala stampa, definendolo «persona disonesta sul piano sportivo», chiudendo le dichiarazioni con un tranciante: «Io sono di parola e non lo licenzio però, se si dimette, sono la persona più felice».
Arriviamo subito al nocciolo della questione: Fulvio Pea non si dimetterà - «perché dovrei farlo?» ci ha fatto sapere nella tarda serata di giovedì - ma come mai si è arrivati a questo punto? Pea era stato fortemente voluto proprio da Burzoni appena presa in mano la guida della società due estati fa, tanto da entrare in contrasto con lo storico direttore sportivo Francani (voleva Javorcic) il quale arrivò all’addio.
Lo stesso Burzoni, non è un mistero, nella passata stagione si schierò al fianco di Pea nel momento in cui c’era maretta a livello societario, dirigenziale e tecnico (leggi qui l’articolo), non più tardi del gennaio 2017 il rapporto tra i due era solidissimo: lo stesso Pea in estate rifiutò un paio di offerti allettanti per «senso di riconoscenza nei confronti del presidente».

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