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Giovedì, 25 Aprile 2024
Piacenza Calcio

Vile attacco del Como alla libertà di stampa: «Devi andartene, sei della razza degli altri». Pagelle

Il dg Foresti caccia il nostro giornalista. «Il Piacenza è antisportivo, ha portato apposta la maglia blu per costringerci a cambiarci e deconcentrarci». Da questa frase scatta il delirio in sala stampa. Franzini (al telefono): «Dedicata ai nostri tifosi»

DAL NOSTRO INVIATO A COMO - Cacciati dalla sala stampa con una frase da lord del dg del Como, Diego Foresti. «Vattene via, vai fuori, tu devi stare con quelli del tuo popolo, della tua razza». La colpa? Avere reagito - da parte del nostro giornalista Marcello Astorri - a un’aggressione verbale da parte dell’allenatore lariano, Fabio Gallo, che fin dalle prime battute del suo intervento in sala stampa è parso piuttosto su di giri. La sua rabbia non era tanto rivolta alle decisioni arbitrali - che umanamente avremmo potuto comprendere - ma al fatto che il Piacenza (che si è scusato pubblicamente poco prima), secondo lui, avrebbe appositamente sbagliato a portare la maglia di gioco blu: «Non è mai successo nel calcio professionistico - ha tuonato - i miei giocatori si sono dovuti cambiare, non abbiamo preparato le palle inattive, è allucinante. E’ stato fatto di proposito, per generare confusione». La “grande provocazione” di chi sedeva in sala stampa è stata l’aver fatto notare che, probabilmente, si fosse trattato di uno sbaglio, grande indubbiamente, ma un semplice errore. Questo è bastato a far alzare i toni. Con accuse di antisportività, veementi, come se chi era lì per lavorare, e di certo non c’entrava con l’episodio, avesse colpe particolari. Le conseguenze sono state l’allontanamento coatto dalla sala stampa, con tanto di frasi intimidatorie a chi scrive. Un comportamento inaccettabile, villano, che reprime il diritto di stampa da parte di chi non ha certamente alcun titolo per farlo, benché fosse in casa sua.

A Franzini, dopo il diverbio, non sarebbe stato permesso di andare in conferenza stampa (tesi però seccamente smentita dal Como, che tramite un comunicato ufficiale sostiene la tesi per cui l'allenatore non sia salito per una sua scelta): «Ero giù ad attendere il mio turno per parlare - spiega Arnaldo Franzini, contattato da noi telefonicamente - il nostro addetto stampa è salito per chiedere se potevamo salire, ma ci è stato detto che non era più possibile».

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