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Viali: «Non piangiamoci addosso». Le pagelle

DAL NOSTRO INVIATO A CASTELGOFFREDO (MANTOVA) - L'ultimo atto della stagione regolare è amaro per il Piacenza. Spiace soprattutto aver perso un secondo posto inseguito a lungo, frutto di tante fatiche, per aver perso malamente l'ultima partita...

DAL NOSTRO INVIATO A CASTELGOFFREDO (MANTOVA) - L'ultimo atto della stagione regolare è amaro per il Piacenza. Spiace soprattutto aver perso un secondo posto inseguito a lungo, frutto di tante fatiche, per aver perso malamente l'ultima partita. L'umore in casa Piacenza è nero, i dirigenti sono scuri in volto, i giocatori camminano verso il tunnel degli spogliatoi con la testa china con lo sfondo dei giocatori di casa a fare festa per la salvezza raggiunta. Tutto questo fa rabbia, perché dopo le ultime belle prestazioni ci si sarebbe aspettato un Piacenza diverso. Ma non è certo ora il momento di mollare. <> ha detto Viali a fine gara, con l'aria di quello che sarà l'ultimo ad arrendersi.

L'ANALISI DI VIALI - <>.
Dal nostro inviato
Marcello Astorri


LE PAGELLE DI MARCELLO ASTORRI

Ferrari 5,5 - Meriterebbe una sufficienza abbondante per un paio d'interventi niente male, tuttavia perde un punto per aver rimediato un'ammonizione tanto ingenua quanto inutile, che per di più lo manderà in squalifica in vista di domenica.

Milani 5 - Gioca solo 18' minuti in cui è decisamente in affanno come tutti gli altri. Rimedia un'ammonizione che lo costringerà a saltare Piacenza-Seregno e Viali lo toglie per dare minutaggio a Cavicchia. Dal 18' pt Cavicchia 4,5 - Non entra in partita e commette pure qualche disastro. Sul secondo gol scivola e da campo libero a Co', per il resto anche qualche pallone perso e condizione tutt'altro che sopra le righe.

Sanashvili 5,5 -
Poco e niente per il georgiano. Era stato pimpante e propositivo nelle ultime giornate, oggi quasi non si è visto e spesso è stato tagliato fuori sulla sua corsia di competenza. Meglio di altri, comunque.

Fumasoli 5 - In ombra come la stragrande maggioranza dell'orchestra. Tocca pochi palloni, molti di questi li perde e latita anche quando si tratta di usare la sciabola, suo punto di forza usuale. Nessun inserimento in avanti.

Emiliano 5,5 - Lui e il collega di reparto Meragalli, oggi, non sapevano che pesci pigliare quando si trattava di marcare Prandelli. L'attaccante ha fatto quello che ha voluto, un gol in rovesciata e un altro sfiorato di testa, quando è stato lasciato libero d'impattare in area.

Meregalli 5 - Anche lui ammonito e non ci sarà con il Seregno. Tanta fatica,oggi, gli avversari sbucavano da tutte le parti e quel Prandelli sembrava un leone impossibile da ammaestrare. Dal 10' st Amodeo 5 - Il nulla cosmico per 35 minuti più recupero.

Volpe 6 - Fox gioca un'ora a buon livello, dove sembra voler mettere in campo, da solo, tutto quello che non stavano mettendo in campo i compagni. Poi alla lunga si spegne e non riesce più a proporsi sull'esterno con la stessa continuità. Suo l'assist per una delle poche azioni pericolose dei biancorossi.

Pignat 5 - Letteralmente impalpabile fintanto che rimane in campo. Il centrocampo frizzantino dei padroni di casa fa letteralmente ballare la samba a quello biancorosso e lui non riesce a fare granché per cambiare le cose. Dal 37' st Colombo s.v.

Marrazzo 5,5 - Là davanti è uno di quello che ci prova di più, ma è maledettamente isolato ed è spesso costretto a fare a sportellate tra nugoli di avversari, sempre solerti nei raddoppi di marcatura.

Bovi 6 - Prova, con molta generosità, a caricarsi la squadra intera sulle proprie spalle. Peccato che la collaborazione sia scarsa e ai suoi buoni suggerimenti in regia i compagno rispondano con passo tutt'altro che ficcante.

De Vecchis 5 - In pochi oggi, in terra mantovana, sono riusciti ad accorgersi di lui. Il bel colpo di testa nel finale è un sussulto, un impulso d'orgoglio, in una prestazione piatta e priva di acuti.

All. Viali 5 - Brutta prova del suo Piacenza, apparso scarico e demotivato come sempre accade quando ha la possibilità di allentare un attimo la tensione. Prova a dare una scossa con le tre punte, ma l'encefalogramma della squadra rimane piatto come una tavola da stiro.

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