Verso Entella-Piacenza, Franzini suona la carica: «Giochiamola come fosse una finale»

Cioè?
«Ce ne sarebbe bisogno perché, in virtù della vicenda Pro Piacenza, lunedì abbiamo iniziato la settimana con +6 in classifica sull’Entella e ora, cinque giorni dopo, ci ritroviamo alla sfida cruciale con uno svantaggio di -3. Mi sfugge la logica di tutto questo, il regolamento per la squalifica del Pro parla chiaro ma fare i conti con questi sbalzi improvvisi di classifica non è positivo. La nota lieta è che i ragazzi non ci hanno badato più di tanto, l’unico pensiero è stato lavorare duro».

Rammaricato per non poter disporre di Sestu e Nicco?
«Sestu non ce la fa, Nicco parte con noi e sarà regolarmente convocato ma di sicuro non è al massimo della forma. In sostanza non gioca da tre settimane. Il rammarico non è legato tanto alla qualità, tutta la squadra è sempre stata affidabile, più che altro Nicco e Sestu sono abituati a giocare sfide così “pesanti” e in campo ci mancherà la loro esperienza».

Se diciamo Iocolano, Mota Carvalho, Caturano?
«Rispondo che ti dimentichi almeno altri sei o sette giocatori tra cui Eramo e Mancosu tanto per dirne due. Lo dico apertamente: l’Entella è una squadra pazzesca per la Serie C, è una formazione costruita per fare bene in Serie B e non c’entra nulla con la categoria, lo stiamo vedendo in classifica. Sono fortissimi davanti e a centrocampo, contro Pro Vercelli e Pistoiese hanno cambiato marcia portando a casa 6 punti difficili».

Quindi?
«Il trucco sarà giocarla senza pensare al resto del campionato. Dobbiamo interpretare la partita come fosse una gara secca, un po’ come successo in Coppa Italia due anni fa contro il Novara, che era in Serie B, oppure il Crotone che era in Serie A. Non dobbiamo fare alcun tipo di calcolo, va giocata come una finale».