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Piacenza Calcio

Un grande tecnico fatto fuori da una pretestuosa ingratitudine. I derby rimangono il capolavoro. L’editoriale

Arnaldo Franzini lascia il Piacenza dopo 5 stagioni. I suoi numeri sono da capogiro: 322 punti, 79% di risultati utili. Ha raccolto i biancorossi da perdenti in Serie D e li ha portati fin sulla soglia della promozione in B. Paga lo strappo con i tifosi. Il doppio derby vinto rimane il capolavoro.

datei_s-6Si è chiusa oggi l’era Franzini al Piacenza Calcio. Dopo 5 anni e oltre 200 panchine (che ne fanno il mister biancorosso più longevo della storia dopo Gigi Cagni) il tecnico ha interrotto anticipatamente il suo rapporto con il club di via Gorra, sebbene avesse ancora un altro anno di contratto.
Nessuna proposta di taglio o spalmatura dello stipendio alla base della separazione, l’aspetto economico non è stato minimamente toccato - Franzini lascia giù un anno di contratto - il motivo è che, semplicemente, il percorso era arrivato al capolinea per entrambi.
Il Piacenza, per far fronte alla crisi economica che si staglia all’orizzonte, è costretto da alcune settimane a una rivoluzione del progetto: eliminare i costi più pesanti per garantirsi l’iscrizione e quindi un futuro. In questa ottica, cioè quella di uno stravolgimento completo degli assetti dirigenziali (è già andato via anche il ds Matteassi) e sportivi (stanno rescindendo consensualmente tutti i giocatori) le due parti hanno convenuto sul fatto che il cambiamento dovesse essere davvero totale e interessare perciò anche lo staff tecnico.
Arriverà il nuovo direttore sportivo Simone Di Battista, che tanto bene ha fatto al Fiorenzuola, sarà lui a scegliere la nuova guida tecnica (sebbene avesse espresso parole positive per Franz): Di Battista non sbaglia un allenatore da tre stagioni, al Fiorenzuola ha lanciato prima Dionisi, poi Brando e infine Tabbiani. Opterà per un profilo che sappia lavorare con i giovani e valorizzarli.

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