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Piacenza Calcio

Tra Piacenza e Pro Piacenza manca ancora l'accordo per lo stadio Garilli

Il club biancorosso avendo vinto il bando è il nuovo gestore e ha deciso di portare il canone d'affitto per una partita da 3mila a 7mila euro. Gatti: «E' un prezzo inferiore alla media di mercato». Il Pro Piacenza sembra non aver gradito l'aumento

Prima o poi la questione stadio Garilli doveva emergere e finire sul piatto. Al momento non è necessario accendere gli allarmi, tuttavia è innegabile il fatto che ci sia un problema: a oggi Piacenza e Pro Piacenza non hanno ancora trovato un accordo sullo stadio. Ricapitolando: il Piacenza Calcio ha vinto il bando per la gestione nelle scorse settimane e, in qualità di gestore - secondo quanto scritto nel bando - può decidere il prezzo a cui affittare lo stadio ad altri club, nella fattispecie il Pro Piacenza. Fino al giugno scorso erano in vigore le vecchie regole, con i biancorossi che gestivano il Garilli e affittavano la struttura ai rossoneri a un prezzo “calmierato” da precedenti accordi intercorsi con la vecchia amministrazione comunale.
Oggi le carte in tavola sono cambiate, questi accordi sono cessati e il Piacenza è sempre intenzionato ad affittare la struttura al Pro Piacenza ma a un prezzo differente; e in via De Longe sembra non abbiano gradito l’aumento. A confermalo è lo stesso presidente onorario Stefano Gatti.

«Per partecipare al bando abbiamo dovuto produrre anche una fideiussione - spiega Gatti - che ovviamente è un costo, al Pro Piacenza ho fatto un’offerta che si aggira sui 7mila euro a partita, cifra decisa in base alla media degli affitti praticati da altri club nel nord Italia, dopodiché non ho più ricevuto risposta».

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