rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Piacenza Calcio

Stefano Gatti: «Sofferenza, divertimento e salvezza»

Il guanto di sfida è lanciato e il presidente onorario del Piacenza, Stefano Gatti, è pronto a raccoglierlo. La sfida è quella dal nuovo percorso che attende il club di via Gorra, dopo 4 anni nei dilettanti gli emiliani si affacciano al...

Il guanto di sfida è lanciato e il presidente onorario del Piacenza, Stefano Gatti, è pronto a raccoglierlo. La sfida è quella dal nuovo percorso che attende il club di via Gorra, dopo 4 anni nei dilettanti gli emiliani si affacciano al professionismo con tre grandi obiettivi da raggiungere: salvezza, consolidamento societario e bilancio in ordine. Prima di tutto però viene la passione e Stefano Gatti ne ha riversata molta sul Piacenza insieme al fratello Marco Gatti.

Presidente, domenica parte il campionato: come sta vivendo questo periodo?
«Lo vivo molto bene, ormai mi conoscete, sapete che sono passionale sugli spalti ma nel corso degli anni ho imparato a darmi una calmata - dice ridendo -. Ci aspetta una Lega Pro difficile, giocheremo contro squadre importanti che hanno dei budget fuori portata ma ci faremo rispettare e sono convinto che l’obiettivo della salvezza sia alla portata».

Le decisioni di mercato passano dal tecnico Franzini e ovviamente da lei e suo fratello: che voto date al vostro mercato?
«L’unico giudice è il campo, comunque posso dire che abbiamo fatto un mercato da 6.5/7 considerando che tutte le volte che operiamo in entrata dobbiamo guardare il budget prefissato. Siamo contenti perché abbiamo una squadra di uomini veri, anche il lato umano ha la sua importanza».

Cosa si aspetta?
«Sofferenza, divertimento e la salvezza, che per noi è il primo passo fondamentale nel mondo dei professionisti».

Questione abbonati: storicamente i piacentini si abbonano all’ultima settimana, ma si aspettava qualcosa di più rispetto alle 500 tessere attuali?
«Ringrazio tutti i nostri tifosi e gli abbonati che ci stanno sempre vicino. Diciamo che mi aspettavo più attaccamento in generale della città verso questi colori. Io e mio fratello abbiamo mantenuto la promessa fatta nell’estate del 2012 dopo il fallimento».

Alessandria davanti a tutti?
«E’ senza dubbio la favorita in un girone che nelle scorse settimane ho definito “anormale”: e lo riconfermo, ci hanno privato di molti derby ma ormai il danno è fatto. Dietro all’Alessandria vedo Cremonese e Livorno».

Sul fronte societario invece non ci sono novità?
«Nessuna novità, siamo sempre e solo io e mio fratello. Ringrazio la famiglia Arici perché ci ha confermato la sponsorizzazione principale sulla maglia da gioco, ma per il resto non ci sono novità. Ce ne faremo una ragione, i soldi nel calcio sono importanti ma non sono tutto».

L’offerta del 50 per cento però è sempre valida?
«E’ la stessa da tre anni. Io e mio fratello mettiamo a disposizione il 50 per cento della società a chiunque voglia entrare ad aiutarci, purché siano persone serie e non gente che scappa alla prima difficoltà. Inoltre siamo disposti a cedere la carica di presidente: più di così non si può».

Il capitano Matteassi ha detto che per lui sarebbe un onore vestire i panni di direttore sportivo nella squadra del cuore.
«Se il prossimo anno smette di giocare gli proporrò certamente di svolgere il corso e di vestire la carica di direttore sportivo del Piacenza».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stefano Gatti: «Sofferenza, divertimento e salvezza»

SportPiacenza è in caricamento