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Stefano Gatti: «Lavoriamo per la Lega Pro». Pagelle

Scherza il presidente onorario del Piacenza Calcio, Stefano Gatti, che in sala stampa esclama: «Stasera ci sarà molto freddo a Lecco». Liquida con una battuta anche chi gli chiede del mercato, visti i numerosi infortuni...




Scherza il presidente onorario del Piacenza Calcio, Stefano Gatti, che in sala stampa esclama: «Stasera ci sarà molto freddo a Lecco». Liquida con una battuta anche chi gli chiede del mercato, visti i numerosi infortuni: «Se vado sul mercato? Vado solo al mercato della frutta, i giocatori li abbiamo già presi in estate». Poi, parlando di futuro, si è fatto serio il presidente onorario Stefano Gatti, che non si nasconde più e parla della prossima Lega Pro: «Il direttore Cerri sta lavorando da mesi, senza fare voli pindarici ma ci stiamo guardando intorno. Con quindici punti di vantaggio a quindici giornate dalla fine non ci nascondiamo, è normale cominciare a muoversi per il futuro». Un progetto, quello del Piacenza, che continuerà: «Se io e mio fratello saremo soli, cercheremo di fare con le nostre forze se invece qualche piacentino e non ci viene in aiuto noi siamo disposti a fare progetti ambiziosi». Un Piacenza che, allo stato attuale delle cose, punterà a una salvezza tranquilla? «Io ho visto quasi tutte le partite di Lega Pro. Con un paio d’innesti, con la nostra squadra, ce la possiamo giocare con tutti e possiamo salvarci tranquillamente. Chi terrei? Sicuramente i giovani, per il resto stanno lavorando il mister e il direttore».
Da un protagonista della dirigenza, a uno sul campo: «La punizione perfetta? Quasi direi - risponde Francesco Galuppini quando è chiamato a descrivere il suo gol - c’erano Cazzamalli e un altro compagno che coprivano il portiere e ci ho provato ed è andata bene. Sognavo un gol, perché me lo meritavo. Sono stato impiegato poco, ma per me non è un problema. Quando gioco devo fare così se voglio mettere in difficoltà l’allenatore». L’eroe di giornata è lui, che ha finalmente potuto dimostrare il suo valore con una rete decisiva: «Forse l’ho dimostrato agli altri, perché io so quanto valgo. Oggi l’ho fatto vedere anche a voi».
Mister Arnaldo Franzini lo ha sempre impiegato poco, ma in passato lo aveva elogiato per il comportamento professionale. Oggi Galuppini ha deciso il match partendo dalla panchina: «Più che uno della panchina l’ha decisa un giocatore del Piacenza - afferma il tecnico biancorosso in sala stampa - uno di valore come altri che abbiamo in rosa».Una squadra acciaccata, che non ha giocato una grande partita, ma che sta tenendo botta grazie alla qualità della sua rosa: «Spiace quando mancano tanti giocatori perché la fisionomia della squadra inevitabilmente cambia, ma non siamo assolutamente preoccupati perché sappiamo che abbiamo a disposizione ragazzi importanti come sostituti. La nostra rosa lunga in questo momento sta facendo la differenza». All’allenatore vanno i meriti di aver saputo mantenere motivati giocatori importanti che nei mesi precedenti sono stati poco impiegati: «Io, la società, il direttore e i presidenti abbiamo parlato chiaro a tutti quelli che venivano presi. Abbiamo detto loro che prima veniva il bene del Piacenza e che sarebbero stati in concorrenza con altri giocatori, sapevano che avrebbero potuto giocare come stare fuori. D’altronde al Piacenza è così, altrimenti vai da un’altra parte. Abbiamo avuto la fortuna di trovare ragazzi intelligenti, oltre che buoni calciatori, che da subito hanno creato un gruppo fantastico».
Marcello Astorri

LE PAGELLE DI MARCELLO ASTORRI

Boccanera 6,5: la solita parata decisiva su Austoni nel primo tempo, poi è preciso e puntuale. Sul gol subito, sempre Austoni calcia da due metri e non può fare granché.

Di Cecco 5,5: prestazione tra luci e ombre. Le sue sgroppate in fascia, alle quali ci aveva abituato, latitano e così in avanti arrivano meno rifornimenti.

Colombini 6: una chiusura decisiva su Giovanditti nel secondo tempo che lascia intravedere qualcosa di buono. Per il resto svolge il compitino che gli viene assegnato. Dal 40’ s.t. Pezzi s.v.

Sentinelli 6: corre qualche rischio (vedasi retropassaggio corto a Boccanera), ma nel complesso mette insieme una partita sufficiente.

Taugourdeau 7: pennella meravigliosamente il corner che imbocca Cazzamalli per il gol, si ripete in fotocopia successivamente ma stavolta c’è un avversario sulla linea a sventare il raddoppio. Non disdegna neanche lo scontro fisico.

Silva 6,5: chiude con regolarità gli avversari e gestisce situazioni anche molto complicate. Ha bisogno di riposare ma non arretra di un centimetro.

Matteassi 6: nell’inizio sonnacchioso della squadra è uno di quelli che si salva. Nel finale suona la carica e si conquista la punizione che Galuppini realizzerà per il 2-1 finale.

Saber 6: si mangia un gol in contropiede a tu per tu con Seck. E’ comunque sempre nel vivo del gioco e, con i suoi inserimenti, innesca situazioni pericolose.

Gherardi 5,5: gioca un’ora nella quale combina poco, anche perché gli arrivano pochi palloni giocabili. Ha bisogno di recuperare il ritmo della partita vera. Dal 14’ s.t. Marzeglia 5,5: viene lasciato solo in avanti come il collega che è andato a sostituire, in più è comprensibilmente appannato per i postumi dell’influenza.

Cazzamalli 7: perfetto il terzo tempo del centrocampista biancorosso che batte Seck per l’1-0. Tonico e incisivo nel primo tempo, cala alla distanza nella ripresa.

Minincleri 5,5: prestazione opaca per il fantasista del Piacenza. Di lui poche tracce fino a quando Franzini lo richiama in panchina a metà secondo tempo. Dal 27’ s.t. Galuppini 7,5: è l’eroe della giornata. Decide la partita con una magia su punizione che vale il prezzo del biglietto e il +15 sul Lecco.

All. Franzini 6,5: il suo Piacenza gioca forse una delle partite peggiori dell’anno. La cosa si giustifica con le numerose assenze e con i molti giocatori acciaccati. Inoltre, a ben guardare, un tecnico che fa 60 punti in 23 giornate ha sempre ragione.

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