Piacenza - Tra Gatti e Cacia volano gli stracci. Il giocatore non è convocato per scelta societaria
Dopo la stoccata di mercoledì scorso dell'attaccante che non ha voluto ringraziare il presidente, stamane c'è stato un confronto tra i due ma al posto della pace la tensione si è acuita. L'attaccante salta il Carpi per «scelta societaria» ma la frattura è profonda
Altroché pace, il grande gelo tra Stefano Gatti e Daniele Cacia è esploso nella mattinata di oggi e quello che promette di essere il “caso della stagione” diventa anche un problema di dimensioni davvero importanti.
Una stoccata espressa in modo civile ma comunque piuttosto dura. Stefano Gatti non l’ha affatto digerita tuttavia, dopo un giorno e mezzo di silenzio, si auspicava che tutto fosse rientrato nei ranghi. E invece no. Questa mattina a Sarmato - negli uffici della Steel, l’azienda della famiglia Gatti - è avvenuto il faccia a faccia tra l’attaccante e il presidente onorario ma al posto delle scuse, magari anche reciproche, ne è uscito un confronto duro e la situazione, se possibile, è peggiorata. Lo si era intuito verso le 12.30 quando il Piacenza in fretta e furia aveva comunicato di aver posticipato di oltre 3 ore la classica conferenza stampa di Franzini della vigilia in cui, al posto del tecnico, erano presenti Marco Scianò e Roberto Pighi. Ora bisogna capire cosa succederà: il giocatore non verrà messo fuori rosa - situazione che era stata anche ventilata non ufficialmente giovedì - perché in questo caso occorre garantirgli un allenatore e un preparatore personale entrambi col patentino e il Piacenza non è l’Inter. Probabile che alla fine si costringa il tecnico Arnaldo Franzini ad allenarlo ma a non convocarlo per le partite - a causa di una «scelta societaria» - almeno fino a quando la frattura non sarà ricomposta. Per il momento infatti la decisione si riferisce solamente al confronto con il Carpi.