Stangata Piacenza: esordio in Lega Pro a porte chiuse
Bruttissima botta per il Piacenza Calcio, punito dal Giudice Sportivo per il comportamento dei propri tifosi durante la finale di domenica a Viareggio contro la Viterbese. La decisione è davvero pesante: «Una partita a porte chiuse e lammenda di...
Bruttissima botta per il Piacenza Calcio, punito dal Giudice Sportivo per il comportamento dei propri tifosi durante la finale di domenica a Viareggio contro la Viterbese. La decisione è davvero pesante: «Una partita a porte chiuse e lammenda di 2mila euro». Sarebbe la terza volta per la società biancorossa, prima accadde nel 2013 contro la Castellana e nel 2014 con la Correggese, questa volta la partita a porte chiuse si dovrà scontare nel prossimo campionato di Serie C.
Il motivo, cè scritto nel comunicato ufficiale della Lega: «Lancio di due bottigliette da mezzo litro allindirizzo dellassistente dellarbitro, che cadevano sulla pista di atletica. Nel corso del secondo tempo lancio di due bottiglie piene di acqua che cadevano nei pressi della linea perimetrale del terreno di gioco, nonché lancio di un calcinaccio della lunghezza di 20 centimetri che cadeva allinterno del campo di gioco senza colpire alcuno, e ancora una bottiglia da 1,5 litri che veniva scagliata sulla pista».
Piacenza che viene punito con una partita a porte chiuse per recidiva.
Dalla società non trapelano commenti, solamente il presidente Stefano Gatti si è detto «enormemente deluso perché chi si abbonerà il prossimo anno dovrà perdere una partita a causa di questo comportamento». Ma non finisce qui lo sfogo di Stefano Gatti che prosegue: «E la terza volta che accade, adesso io e mio fratello dobbiamo pensare a che decisioni prendere per il futuro della società. Onestamente sono stufo».
Il motivo, cè scritto nel comunicato ufficiale della Lega: «Lancio di due bottigliette da mezzo litro allindirizzo dellassistente dellarbitro, che cadevano sulla pista di atletica. Nel corso del secondo tempo lancio di due bottiglie piene di acqua che cadevano nei pressi della linea perimetrale del terreno di gioco, nonché lancio di un calcinaccio della lunghezza di 20 centimetri che cadeva allinterno del campo di gioco senza colpire alcuno, e ancora una bottiglia da 1,5 litri che veniva scagliata sulla pista».
Piacenza che viene punito con una partita a porte chiuse per recidiva.
Dalla società non trapelano commenti, solamente il presidente Stefano Gatti si è detto «enormemente deluso perché chi si abbonerà il prossimo anno dovrà perdere una partita a causa di questo comportamento». Ma non finisce qui lo sfogo di Stefano Gatti che prosegue: «E la terza volta che accade, adesso io e mio fratello dobbiamo pensare a che decisioni prendere per il futuro della società. Onestamente sono stufo».