Serie D - Tutti i numeri di un Piacenza da vertigini
Dopo la vittoria contro la Grumellese i tifosi del Piacenza hanno preso calcolatrice e calendario perché ormai è chiaro come ci sia solo laritmetica a dividere i biancorossi dal ritorno in Lega Pro. Scongiuri a parte - che nel calcio non sono mai...
Dopo la vittoria contro la Grumellese i tifosi del Piacenza hanno preso calcolatrice e calendario perché ormai è chiaro come ci sia solo laritmetica a dividere i biancorossi dal ritorno in Lega Pro. Scongiuri a parte - che nel calcio non sono mai troppi - il +15 su Lecco e Seregno ha di fatto estromesso le due lombarde dalla corsa promozione, solamente il Piacenza può gettare al vento questo campionato e per farlo dovrebbe perdere più partite di quanto fatto in complesso nel 2015 (quattro compresa la finale playoff). Insomma, scaramanzia a parte la nave è quasi in porto, nei nove campionati di Serie D della stagione 2014/2015 bastavano 80 punti per centrare la promozione ma erano quasi tutti gironi a 18 squadre, tra quelli a 20 trovarono la Lega Pro il Cuneo con 79 punti in 38 match e il Rimini con 86. Il Padova ne fece 85 in 34.
DUE MESI - Tra il 31 gennaio e il 20 marzo si giocano nove partite (due soste, il 14 e il 27 marzo per il Viareggio e Pasqua) e saranno quelle decisive perché il Piacenza, con 60 punti dopo 23 turni, non solo è la miglior capolista assoluta tra i nove gironi ma può già iniziare a fare i primi calcoli. Pensare di vincerle tutte potrebbe essere fuorviante - anche se i dati direbbero il contrario con 13 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 15 partite - ma la festa biancorossa, sancita dallaritmetica, può davvero arrivare a inizio aprile, cioè un mese prima della fine del campionato (8 maggio). Calcoli a parte il Piacenza dovrà andare a tutta ancora per sessanta giorni o poco meno, sono almeno 20 i punti che separano la squadra di Franzini dallobiettivo ed è meglio farli il prima possibile.
TOP - Piacenza che è al top nella classifica delle oltre 170 squadre di Serie D suddivise in 9 gironi lungo lItalia. I biancorossi viaggiano alla stratosferica media di 2.6 punti a partita con una media inglese di +13, nessuno ha fatto meglio, solo il Parma di Apolloni regge il passo con 59 in 23 incontri e una media inglese di +14. Il Parma non ha ancora perso in stagione, al Piacenza è capitato in trasferta con la Varesina, ma i biancorossi hanno più punti grazie alle 19 vittorie ottenute contro le 18 dei gialloblù. E anche gli altri numeri fanno risplendere la forza di questa squadra: secondo miglior attacco assoluto con 52 reti contro le 54 del Parma e terza miglior difesa (16 gol subiti) dietro a quella dei crociati (10) e alla Caronnese (15).
ORCHESTRA - Ma quello che più piace della squadra di Franzini è la profondità di una panchina che ha qualità come nessuno: ed è qui la vera differenza. Dalla difesa sono arrivate 6 reti equamente divise tra Sentinelli e Ruffini, un assist a testa per Di Cecco e Contini, e Boccanera ha parato un rigore. Il centrocampo è la vera delizia del Piacenza: sono state firmate la bellezza di 16 reti se consideriamo Minincleri in quella zona del campo, che poi è dove ha giocato più spesso in stagione nonostante il pedigree da trequartista. Proprio Minincleri vanta 3 gol e 4 assist, Taugourdeau 3 reti e un assist, Porcino 2 gol e Cazzamalli 4 con un assist. Inoltre Cazzamalli è quello che ha ricoperto più ruoli perché è partito interno di centrocampo, si è spostato davanti alla difesa e alloccorrenza ha giocato difensore centrale. In mediana la parte del leone tocca a Saber con 4 reti e 3 assist. Nulla da dire infine sullattacco, qui i numeri sono da capogiro: Marzeglia con 15 reti è il capocannoniere del campionato ed è supportato da due esterni eccellenti. Matteassi è il dominatore degli assist con 7 suggerimenti vincenti e 4 reti, Stefano Franchi è il secondo miglior marcatore con 8 centri e infine cè Galuppini con 2 gol.
Questa è chiaramente la spina dorsale della squadra e il fatto che ci siano quattro giovani non deve ingannare, significa che le scelte in sede di mercato sono state azzeccate perché nei due anni precedenti il Piacenza ha sempre faticato a trovare i veri titolari tra gli under a disposizione.