Serie D - Piacenza da horror, perde (malamente) anche in casa del Legnano ultimo in classifica

Se Maccarone aveva una «fiducia a gettone» - parole del presidente Polenghi e del responsabile dell’area tecnica Gatti - senza dubbio se l’è giocata nel turno infrasettimanale: a questo punto c’è da capire solo chi potrebbe prendere il posto di BigMc perché sulla piazza c’è poco (Gaburro non sembra intenzionato a venire).
Gli emiliani perdono malamente in casa della formazione (fanalino di coda) più in difficoltà del Girone B, centrano la terza sconfitta consecutiva (già la quinta in 11 partite) e ormai, a spanne, devono dire addio alla possibilità di poter correre per il primo posto che poi è anche l’unico buono per la promozione: un -8 da Brusaporto e Caldiero Terme non è irrecuperabile, tuttavia all’orizzonte non si vede la capacità di reagire.
Il primo tempo del Piacenza è letteralmente agghiacciante: totalmente in balia del Legnano, ultimissimo in classifica (reduce da cinque sconfitte consecutive) e con la peggior difesa in assoluto (22 subite in 10 gare e anche il peggior attacco), il risultato è la formazione “lilla” che confeziona almeno quattro occasione (tra cui la traversa di De Melo) e un Piace totalmente non pervenuto in campo. La ripresa è ancora peggio: vero che la conclusione di D’Agostino appare mezzo metro dentro (palo, schiena del portiere e riga) ma non viene convalidata, però Malagò sblocca con merito, Silva perde la testa e piove sul bagnato. Non è qualcosa a cui appigliarsi in una gara come questa. A completare il pomeriggio arriva un comunicato ufficiale della Curva Nord in cui i tifosi chiedono le «dimissioni dell'area tecnica».

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