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Serie D - Panchina Piacenza: una poltrona per tre

«Prima il tecnico, poi i giocatori». E' con un sorriso che il nuovo direttore del Piacenza Calcio, Massimo Cerri, inquadra le prossime due settimane. I precedenti mesi di lavoro adesso devono essere trasformati in realtà nei prossimi cinquanta...

«Prima il tecnico, poi i giocatori». E' con un sorriso che il nuovo direttore del Piacenza Calcio, Massimo Cerri, inquadra le prossime due settimane. I precedenti mesi di lavoro adesso devono essere trasformati in realtà nei prossimi cinquanta giorni, ma non si può prescindere dal nodo del mister: chi allenerà il Piacenza nella prossima stagione?
Cerri risponde senza tanti giri di parole anche se, conscio del suo ruolo, qualche cartuccia la tiene ben coperta. Lo diciamo perché il diesse biancorosso spende due nomi importanti per la panchina, quello di Cornacchini (Ancona) e Cari (in uscita dal Rimini), ma da quanto filtra il club sarebbe al lavoro anche per un terzo nome che al momento rimane all'oscuro.
«Tra giovedì e venerdì - spiega Cerri - è previsto un incontro, dopodiché potrei sbilanciarmi e dire che nel fine settimana, se tutto va come deve andare, potremmo anche annunciare il nome del tecnico, in seguito inizieremo gli incontri con i giocatori ma questo accadrà solo con le indicazioni del nuovo allenatore, prima no».
E si arriva quindi alla rosa dei papabili. Baldini (Sestri Levante) piace ma firmerà con la Lucchese. Braghin è un nome affascinante ma difficilmente raggiungibile, Delpiano è uno degli outsider e tutto dipenderà dalla sua conferma o meno sulla panchina del Castiglione, in corsa infine c'è anche Bagatti (Correggese).
«L'identikit del nostro allenatore è quello di una persona possibilmente che abbia già vinto questa categoria o che comunque la conosca molto bene e abbia le idee chiare su come affrontare la prossima stagione. I nomi? Posso confermare che ci sono stati dei contatti con Cornacchini e Cari, il primo è un nome fattibile ma deve capire come si svilupperà la questione legata all'Ancona ed è molto legato al suo DS, Cari onestamente è un nome importante per la categoria e ci sarà una chiacchierata anche con lui». E il terzo incomodo? Cerri non risponde ma si lascia andare a un sorriso; insomma per la panchina c'è anche un terzo nome che al momento non esce dalle bocche dei massimi dirigenti di via Gorra forse perché è proprio il più quotato.
Chiusura sul giovane Giacomo Zecca, attaccante classe 1998 in prestito dal Piacenza alla Primavera del Parma. C'è possibilità di un suo ritorno o è destinato a palcoscenici più importanti. «Il ragazzo l'abbiamo sentito un mese fa e ci aveva dato la sua disponibilità a tornare a Piacenza, è una risorsa importante ma di giocatori parleremo solo dopo aver deciso il nome del tecnico».

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