Serie C - Piacenza, altro pomeriggio da incubo. Vince il Grosseto e ora la classifica fa paura

I SOLITI NOTI
L’atteggiamento del Piacenza non sarebbe nemmeno sbagliato in avvio di gara se non fosse che emergono nuovamente tutti i problemi evidenziati fin da inizio stagione. Manzo litiga costantemente con il centrocampo, ancora una volta propone cambiamenti nella zona nevralgica: in regia ci va a sorpresa Miceli dopo due mesi di naftalina - al suo fianco l’esordiente Scorza al posto di Galazzi - mentre davanti in coppia con De Repinis ci va Maio, Maritato è in panchina con Palma e Galazzi, Gonzi invece è in tribuna, sembra per le ennesime noie muscolari.
E questo è il primo problema, cioè il fatto di non aver ancora trovato una quadratura precisa dopo 19 partite. Poi c’è il resto, cioè una fase difensiva che a tratti imbarca acqua da tutte le parti. Il Piacenza non giocherebbe nemmeno malaccio, al 13’ un pasticcio della difesa toscana è ben sfruttato da De Respinis che serve Maio sul vertice dell’area piccola, diagonale fuori. Al 22’ sulla punizione di Miceli è Barosi a respingere corto sui piedi di De Respinis, il portiere poi si supera sul tapin del biancorosso anche se, c’è da dire, i complimenti a Barosi si fermano dove iniziano le responsabilità di De Respins che si divora un gol facile facile.
Nel mezzo? L’ennesimo svarione difensivo che porta alla rete del Grosseto (18’): traversone in area, la difesa pasticcia e non libera una palla piuttosto banale, Boccardi sul secondo palo aggancia, si gira e infila il vantaggio in diagonale. Non c’è filtro a centrocampo, il Grosseto riparte come un missile per vie centrali, Gallicani manda sempre in tilt Martimbianco e il risultato è che il Piacenza prova a reagire solo sul finale di tempo (tre corner), ma è il minimo sindacale.