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Scommesse - Risarcimento Piacenza: rinvio al 9 luglio

Stamane, a mezzogiorno circa, si è svolta presso il Tribunale di Piacenza la prima udienza per il risarcimento danni chiesto dal Piacenza Calcio, nella persona del curatore fallimentare Franco Spezia, nei confronti di giocatori e dirigenti ex...

Stamane, a mezzogiorno circa, si è svolta presso il Tribunale di Piacenza la prima udienza per il risarcimento danni chiesto dal Piacenza Calcio, nella persona del curatore fallimentare Franco Spezia, nei confronti di giocatori e dirigenti ex Piacenza coinvolti nella ben nota vicenda del calcio scommesse. La prima puntata è stata interlocutoria e si è conclusa con il rinvio dell’udienza al 9 luglio. Presenti al Tribunale il curatore fallimentare Franco Spezia e l’avvocato Daniele Pezza per il Piacenza, mentre per la controparte si registra solo la presenza degli avvocati difensori dei giocatori e dell’ex Direttore Sportivo De Falco. «Questa prima udienza sarà interlocutoria – ci ha spiegato Franco Spezia poco prima di entrare in Tribunale – il nostro obiettivo, con questo procedimento, è il riconoscimento di un risarcimento danni per il chiaro inadempimento contrattuale provato dall’illecito sportivo di cui sono accusati ex giocatori e dirigenti».

Appena conclusa l’udienza, durata in tutto mezz’ora, l’avvocato del Piacenza Daniele Pezza ha spiegato alla stampa la situazione. «L’udienza è stata rinviata perché è stato deciso di avviare un tentativo di accordo tra tutti – ha detto l’avvocato – oggi era la prima volta in cui si sono potute incontrare tutte le parti in causa, perché precedentemente avevamo avuto modo di confrontarci solo con Mario Cassano e la sua difesa. Questo è il punto di partenza per trovare un accordo che preveda l’ottenimento di un risarcimento per il danno patito dalla società Piacenza Calcio. Probabilmente la cifra non sarà nei termini prospettati – 7 milioni di euro, ndr – però confidiamo di ottenere comunque una cifra che si possa ritenere soddisfacente». Una causa che comunque potrebbe andare incontro ad alcune difficoltà prima di arrivare a sentenza. «Purtroppo questa causa è subordinata agli elementi che emergeranno dal procedimento penale pendente presso la Procura della Repubblica di Cremona e, in seconda battuta, dalle decisioni della giustizia sportiva. La situazione quindi è in continua evoluzione e potrebbero cambiare gli elementi sui quali si basa il nostro procedimento».
Marcello Astorri

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