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Ricchiuti: «A Piacenza senza paura, vogliamo vincere»

Adrian Ricchiuti ha ragione: «Piacenza contro Rimini una volta era una partita di cartello in Serie B, oggi la situazione è decaduta, ma rimane una sfida importante tra due club blasonati che hanno la stessa voglia di rilanciarsi per tornare nei...

Adrian Ricchiuti ha ragione: «Piacenza contro Rimini una volta era una partita di cartello in Serie B, oggi la situazione è decaduta, ma rimane una sfida importante tra due club blasonati che hanno la stessa voglia di rilanciarsi per tornare nei campionati di competenza». Il talentuoso centrocampista argentino, stella indiscussa del Rimini di mister Cari e bandiera della squadra romagnola con oltre 300 presenze (e un gol a Gigi Buffon nel 2006), è il pericolo pubblico numero uno della formazione romagnola. Il Garilli lo conosce bene, tra il 2005 e il 2009 è sempre partito titolare contro i piacentini, nel 2007 firmò anche uno splendido gol, e domenica tornerà in Emilia per tentare di fare bottino pieno. Inutile nascondere che c'è fermento tra i tifosi, in casa Piacenza si attendono grandi numeri oltre ai 1500 abbonati fissi, mentre da Rimini partiranno circa 150 tifosi per una partita che richiama i riflettori della domenica. Le due squadre invece affilano le armi.

Ricchiuti, che partita si aspetta?
«Piacenza contro Rimini una volta era di cartello in Serie B, oggi la situazione è decaduta, ma rimane una sfida importante tra due club blasonati che hanno la stessa voglia di risalire per tornare nei campionati di competenza. Mi aspetto una partita bella e combattuta, come sono sempre state a Piacenza, entrambe le formazioni lotteranno per vincere».

Come state vivendo la vigilia a Rimini?
«Bene, ma è inutile nascondere che non pensiamo di venire a Piacenza per coprirci o giocare per un pareggio. Servirebbe a poco a questo punto della stagione, veniamo al Garilli per fare risultato pieno, per questo mi attendo una partita spettacolare e piacevole».

Dopo un inizio stentato il Rimini ha preso il ritmo con cinque vittorie nelle ultime sei partite. Cos'è successo a settembre?
«Purtroppo all'inizio abbiamo avuto qualche problema, fare tutto il precampionato con Campilongo e poi cambiare allenatore (Cari, ndr) è stato un scossono e ci siamo dovuti assestare. Ora le cose stanno andando meglio e infatti sono arrivati i risultati».

Alla lunga il campionato sarà un discorso tra Rimini e Piacenza?
«Assolutamente no. Porto Tolle e Correggese hanno i mezzi tecnici per stare nel gruppo di testa, l'Este invece lo vedo un filo indietro ma rimane comunque una squadra competitiva. Vincere a Piacenza vorrebbe dire mandare un segnale forte al campionato».

Come sta Ricchiuti?
«A inizio stagione ho avuto un po' di problemi, ora sto recuperando bene e sono contento della prestazione contro il Castelfranco. Spero che il fisico regga sempre in questo modo».

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