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Piacenza - Viali rispolvera la difesa a tre uomini

Tutti hanno ancora negli occhi il Piacenza, determinato e coriaceo, vittorioso a Legnago. E’ stato davvero incredibile come, in soli sette giorni, la squadra smarrita e confusa della partita casalinga contro il Lecco abbia potuto compiere una...

Tutti hanno ancora negli occhi il Piacenza, determinato e coriaceo, vittorioso a Legnago. E’ stato davvero incredibile come, in soli sette giorni, la squadra smarrita e confusa della partita casalinga contro il Lecco abbia potuto compiere una metamorfosi così marcata. William Viali aveva parlato di«trovare la chiave di volta», ma nessuno, nemmeno il tifoso biancorosso più ottimista, avrebbe scommesso un centesimo sul fatto che ci sarebbe riuscito in una sola settimana di lavoro. Onore al merito quindi per aver rispolverato – riadattandolo ai giocatori attuali - il 3-5-2 che tante soddisfazioni aveva dato la passata stagione, e onore ad una squadra che ha dimostrato di aver tirato tutt’altro che i remi in barca. Ma qual è, o quali sono, i punti fermi sui quali questo Piacenza pare aver basato la risoluzione di una parte consistente dei propri problemi? Intanto per venerdì 31 gennaio, ore 15, è stata fissata un'amichevole a Tortona contro il Derthona.

DIFESA – E’ arcinoto che il principale problema dei biancorossi è sempre stata la difesa assai perforabile. La soluzione tattica di Legnago, con una difesa a tre composta dai difensori più forti ed esperti della rosa (Tognassi, Fumasoli e Rossi), ha permesso di dare enormi sicurezze a tutta la squadra. Una solidità che è mancata finora e sulla quale, si sa, spesso si costruiscono le vittorie dei campionati. D’accordo che è stata una sola partita e c’è bisogno di ulteriori conferme per le prossime, tuttavia, per segnare un gol al Piacenza, il Legnago avrebbe dovuto fare qualcosa di veramente eccezionale: difatti le occasioni più clamorose per i padroni di casa sono arrivate per mezzo d’invenzioni o punizioni dai 25 metri. Mai per generose concessioni del Piacenza (cosa alla quale si era, purtroppo, abituati).

INCURSORI – Un altro grande problema aveva afflitto la squadra prima dell’avvento del mercato e del nuovo assetto tattico: un centrocampo sterile e povero d’idee. Il centrocampo a cinque permette di avere una maggiore supremazia nella gestione del possesso palla, inoltre, il metronomo Tacchinardi (che tutti presentavano come uomo di fatica e, invece, si sta adattando piuttosto bene al compito di fulcro del gioco) può adesso innescare gli inserimenti di due incursori di altissimo livello come Pignat e Volpe (molto bene in questo nuovo ruolo d’interno di centrocampo), entrambi giocatori in grado d’inventare e segnare. Convincono pure gli esterni Sgariboldi e Benedetti che, a quanto si è potuto vedere finora, abbinano capacità di corsa e intraprendenza.

ESCLUSI? – Lo scacchiere rivoluzionato ha portato cambiamenti anche per quanto riguarda gli under. A Legnago infatti sono scesi in campo tre 94’ (Sgariboldi, Pignat e Ferrari), un 95’ (Benedetti) e nessun 93’. Il baricentro d’impiego degli under, quindi, pare essersi spostato sui ’94/’95 del reparto di centrocampo. La difesa esperta inoltre, vista l’urgenza di fare punti e l’affidabilità dimostrata, pare sbarrare la strada per una maglia da titolare a Cavicchia e Milani (soprattutto per il primo, non eclettico quanto il secondo e impiegabile solo in difesa). Tra quelli che sembrano destinati ad un impiego minore figura anche Alessandro Minasola. Sono ormai diverse partite che il giovane jolly biancorosso non si vede più in campo; William Viali, ad inizio stagione, aveva avuto parole di elogio per lui ma ora, considerato che in attacco non c’è spazio (ai vecchi big si è aggiunto anche Amodeo) e a centrocampo – nei ruoli che lui può ricoprire - chi sta giocando sta dando buone risposte, le possibilità di riconquistarsi un posto negli undici sembrano essersi ridotte di molto per Minasola. In questo specifico caso, considerando che nell’eventualità di un nuovo campionato di serie D servirebbero due ’95 e un ’96, è lecito domandarsi che fare, visto che questo giocatore dovrebbe rientrare nei piani.

PROVA DEL NOVE – Al di là di ogni considerazione comunque servirà la verifica delle buone sensazioni avute a Legnago. Ogni certezza quindi, andrà fatta passare per il battesimo del fuoco in quello che è, probabilmente, l’esame più terribile: il derby contro il Pro Piacenza. Infatti, è evidente che i rossoneri di Franzini sono la squadra più forte di tutto il girone e, qualora il Piacenza passasse a pieni voti questo banco di prova, si potrebbe davvero parlare di una squadra ufficialmente rinata a nuova vita.
Marcello Astorri

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