Piacenza tra incubo e agonia: perde anche contro il Trento ed è ultimo in classifica
I biancorossi perdono con un netto 0-3 lo scontro diretto, ora sono il fanalino di coda e vedono la retrocessione in Serie D sempre più vicina. I tifosi fischiano e lasciano lo stadio 10' prima. Sblocca Attys, poi nella ripresa la doppietta di Petrovic. Difesa da straccio della licenza
Tra incubo e agonia, il Piacenza butta via anche l’ultima occasione per cercare di rimanere aggrappato almeno alla corsa playout e da oggi è ufficialmente ultimo in classifica senza vedere nemmeno la fine del tunnel. Certo il nuovo tecnico Abbate non poteva fare i miracoli in una settimana, il Piace si porta sulle spalle problemi atavici fin da inizio stagione, tuttavia il Trento prende a pallonate i biancorossi dall’inizio alla fine e c’è poco da aggrapparsi ai due episodi sulle reti degli ospiti (fallo su Giorno nel primo caso e il rigore di Cosenza inizia fuori area) oppure alla colossale occasione divorata da Plescia che poteva riaprire il match.
Questo Piacenza è un incubo in difesa, balla tra il penultimo e l’ultimo posto da inizio stagione, è figlio di una programmazione totalmente sbagliata e anche chi è arrivato dopo, alla fine, non è riuscito a raddrizzare una barca che sta lentamente affondando. Due dati: Deplanches esce con i guantoni puliti e i biancorossi non trovano mezza occasione sui quattordici corner calciati. Col Trento era uno scontro diretto, le altre vincono e corrono, il Piacenza è dentro una spirale senza uscita e adesso si trova lì dietro l’angolo una retrocessione in Serie D nell’anno in cui dovrebbe festeggiare i trent’anni dalla prima promozione A. Rimangono nove partite ad Abbate per tentare un miracolo: tuttavia oggi si è visto un Piacenza con sempre gli stessi problemi in difesa e in fase di impostazione, nel carattere e nell’atteggiamento.
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