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Piacenza - Titone si presenta: «Adoro queste piazze»

Mario Titone stringe tra le mani la maglia numero «Dieci», quella che fu di Giovanni Stroppa, per intenderci, mentre si mette in posa per i primi scatti biancorossi. L’attaccante arriva con il suo entourage un po’ in ritardo sulla...


Mario Titone stringe tra le mani la maglia numero «Dieci», quella che fu di Giovanni Stroppa, per intenderci, mentre si mette in posa per i primi scatti biancorossi. L’attaccante arriva con il suo entourage un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, passa per la sede e firma un contratto biennale prima di salire nella sala stampa dello stadio per concedersi alle interviste. Ad accompagnarlo ci sono il direttore generale Marco Scianò e il presidente Marco Gatti, quest’ultimo lo presenta ai giornalisti con aria raggiante: «Sono molto contento perché ho appena fatto la mia prima firma da presidente di una società di calcio professionistica - ha detto - Mario è sempre stato per noi la prima scelta nel suo ruolo che è quello dell’attaccante esterno, lo abbiamo seguito tantissimo e siamo felici di averlo qui». E poi annuncia altri colpi all’orizzonte: «Giovedì arriverà il compagno di attacco di Mario (sarà Guidone, ndc) e presenteremo anche Castellana, che è praticamente acquisito. Inoltre, proveremo anche a chiudere per un difensore centrale esperto. Il nome? Vogliamo fare una sorpresa». La società non si sbottona, dunque, ma voci di corridoio vorrebbero Leonardo Massoni, esperto centrale di 1 metro e 94 proveniente dalla Carrarese, come principale indiziato. «Il mercato è a grandi linee chiuso - conclude il presidente - fermo restando che nei professionisti nessun affare è mai chiuso fino alla firma. Volevamo 3 over: Guidone, Titone e il difensore centrale, e poi ci saranno tanti under veramente bravi.Barba? Mi sono incontrato oggi con il suo procuratore, il ragazzo vuole Piacenza e abbiamo un accordo di massima con il Pescara: è sicuramente un giocatore possibile».
L’attenzione scivola via e si posa sul nuovo numero «Dieci» di casa Piacenza, che pare da subito affamato di riscatto per una carriera che lo ha visto troppo a lungo segregato nei dilettanti: «Ho avuto una carriera nella quale ho conosciuto anche degli infortuni, poi ho affrontato tre anni di serie D, nei quali ho sempre vinto, e oggi penso di avere raggiunto la maturità. Questa società finalmente mi ha dato la possibilità di tornare nei professionisti, ed è un’opportunità che voglio tenermi stretta cercando di dimostrare in pieno il mio valore». Titone è rimasto subito affascinato dal progetto del Piacenza: «Sono quei matrimoni che nascono a pelle - spiega l’attaccante esterno - da subito mi sono piaciuti il presidente e il direttore generale. E poi, una piazza come Piacenza è molto difficile da rifiutare: amo le piazze calde, il tifo ti può dare una marcia in più». E a proposito di piazze calde, Mario Titone è reduce da una brillante stagione alla Sambenedettese, dove è stato mattatore con 19 reti messe a segno. Nato a Erice (Trapani) e classe 1988, Titone può destreggiarsi su tutto il fronte d’attacco, anche se il suo habitat naturale è quello dell’esterno offensivo d’attacco. In passato tre campionati di C con le maglie di Sansovino e Lanciano, ma anche un assaggio consistente di serie B con Pisa e Sassuolo (per un totale di 27 presenze e due gol nel campionato cadetto). Arnaldo Franzini lo stima e lo aveva messo da tempo in cima alla lista dei desideri: «Mi fa piacere che sia così, questo è un ulteriore motivo che mi ha spinto a scegliere Piacenza. Non mi resta che ripagare la sua fiducia sul campo».
Marcello Astorri

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