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Piacenza - Tarolli: «Che onore vestire questa maglia»

Il volto del Piacenza di De Paola ha lineamenti marcati, come quelli di chi ama badare al sodo. Ma c’è anche l’entusiasmo dei giovani in piena rampa di lancio, come quel portiere, classe ’97, del quale fino a un paio di mesi fa non si conosceva...

Il volto del Piacenza di De Paola ha lineamenti marcati, come quelli di chi ama badare al sodo. Ma c’è anche l’entusiasmo dei giovani in piena rampa di lancio, come quel portiere, classe ’97, del quale fino a un paio di mesi fa non si conosceva nemmeno l’esistenza e ora vanta un’imbattibilità di oltre 360 minuti. I primi 360 minuti di una carriera che pare poter essere ricca di soddisfazioni per Stefano Tarolli, virgulto delle giovanili del Foggia, che ha cercato fortuna lontano da casa con la maglia biancorossa. «Non mi aspettavo di fare così bene – ci racconta al telefono, con il tono di chi pensa davvero quello che dice – ne sono piacevolmente sorpreso. Però è giusto condividere il merito con tutta la squadra, se sono rimasto imbattuto tanto a lungo è perché difendiamo tutti bene».

TAROLLI DA FOGGIA - La Puglia, regione d’origine del portiere, è distante anni luce da Piacenza, soprattutto se la prospettiva è quella di giocare un campionato di serie D. Evidentemente, però, l’appeal della piazza non è stato del tutto dilapidato dopo il fallimento e l’atroce trafila nei campionati dilettantistici: «Il merito dell’operazione che mi ha portato a Piacenza è della mia mediatrice, Cristina Russo, che ha messo in contatto il diesse del Foggia con gli esponenti della società biancorossa. Quando poi si è concretizzata l’ipotesi di venire a giocare qui, l’ho colta al volo». Tarolli aveva già fatto un’esperienza lontana da casa, tra le fila del Lanciano, ma prima di trasferirsi in Emilia era entrato nel giro della prima squadra foggiana, che milita in Lega Pro: «Diciamo che questa non è la prima esperienza tra i grandi – racconta – a Foggia ho fatto tante panchine, ma non ho mai esordito».

FEELING - Con Piacenza, a quanto racconta, è nato un feeling a prima vista. «Mi trovo benissimo qui. Con i compagni di squadra, la città e i tifosi, che sono fantastici, è nato da subito un bel rapporto». A 17 anni spesso ci si monta la testa facilmente, ma Tarolli deve aver imparato molto alla svelta la diplomazia: «La gara con il Rimini? Pensiamo partita per partita, quella sarà sicuramente una gara emozionante ma non dobbiamo commettere l’errore di sottovalutare la Ribelle. Per il prosieguo della stagione – aggiunge – non ci poniamo limiti, cercheremo di fare i play off e giocandoceli fino in fondo».

DE PAOLA – Suo mentore in questo periodo di crescita è mister Luciano De Paola, uno che con i giovani ci ha sempre saputo fare. «Il mister è un vero grande – dice Tarolli – è uno che riesce sempre a motivarci e a tenere tutti sulla corda». Tutti dicono un po’ la stessa cosa riguardo all’attuale tecnico del Piacenza: è un grande motivatore. Ma cosa dirà mai il Colonnello prima delle partite per meritare questa fama? «Questo non te lo posso dire – afferma con una grossa risata – diciamo che è abbastanza colorito. È uno che pretende sempre il massimo da tutti».
Marcello Astorri

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