Piacenza, siamo alle solite: la Pro Patria sbanca il Garilli col minimo della fatica. Situazione drammatica
Decide una rete di Castelli nella ripresa, i biancorossi provano a reagire dopo un primo tempo spento e centrano un palo con Nava al 90'. E' la decima sconfitta su 18 gare, emiliani sempre ultimi in classifica e ora la rincorsa salvezza diventa quasi impossibile. Finisce 0-1.
Scazzola è davvero costretto a fare di necessità virtù con dieci assenze, Parisi e Frosinini che non sono pronti per partire dall’inizio e una panchina ridotta ai minimi termini come qualità e opzioni. La scelta dunque ricade su Gonzi spostato a destra nei cinque di centrocampo (dall’altra parte c’è Rizza), Nelli in mediana e davanti (fuori Cesarini) ci sono Rossetti in appoggio a Morra. Risponde a specchio Vargas, la Pro Patria si presenta in un ottimo momento di forma (fuori Nicco) e col 3-5-2 come i biancorossi.
Si parte con un minuto di raccoglimento in memoria della scomparsa avvenuta sabato dell’avvocato Corrado Sforza Fogliani, figura punto di riferimento per tutta la comunità piacentina e il Piacenza gioca con il lutto nero al braccio.
Le emozioni in avvio stentano a decollare però il Piacenza prende fin da subito in mano il gioco, in particolare con le percussioni di Rizza sulla sinistra. Al 23’ primo squillo degli emiliani che sviluppano l’azione sulla sinistra, palla fuori area per il rimorchio di Nelli che in corsa s’inserisce bene ma conclude alto. In realtà rimane questa l’unica azione di un primo tempo molto (forse troppo) tattico, giocato in modo ultra abbottonato dalle due formazione che non fanno segnare mezzo tiro in due nello specchio della porta.