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Piacenza - Si riparte da zero. Preraduno del club in Piazza Cavalli. Scianò: «Esserci è il primo successo»

Assente il tecnico Manzo, dg e il direttore dell'area tecnica Di Battista hanno presentato la stagione. Dal Savona arriva l'attaccante Siani. Lascia anche il team manager Gregori. Da lunedì allenamenti blindati e vietati a pubblico e stampa per le norme antiCovid

datei_s-6Per gli amanti dei numeri sono esattamente 150 i giorni passati tra la chiusura dei cancelli e il tanto sospirato ritorno alla normalità, o quasi.
L’11 marzo scorso il Piacenza veniva travolto - come tutti - dalla pandemia Coronavirus interrompendo gli allenamenti e da quel pomeriggio non solo non si è mai più tornati in campo ma la società è stata letteralmente stravolta. Oggi, 150 giorni dopo, il club si è radunato al Barino per dare il via alla stagione 2020/2021 e da lunedì inizieranno gli allenamenti di una squadra profondamente rivoluzionata. Tutti gli attori visti negli ultimi quattro anni se ne sono andati - compreso il team manager Gregori che ha salutato proprio stamane -, la “ground zero” biancorossa riparte da un nuovo tecnico, Vincenzo Manzo, un nuovo uomo mercato, Simone Di Battista, un nuovo presidente, Roberto Pighi, e tutta una serie di giocatori che compongono nemmeno metà della rosa.

Piacenza Calcio, pre raduno stagione 2020/2021 (foto Trongone)

Il calciomercato aprirà il 1 settembre e lì ci aspetta qualcosa di sostanzioso per completare una squadra che nelle parole di dirigenza e proprietà dovrà «salvarsi e divertire» ma nelle speranze dei tifosi c’è sempre l’ambizione di poter lottare almeno nella zona playoff.
Questo sarà il campo a dirlo, intanto ci è ritrovati e non è poco vista l’astinenza prolungata da Piace, il saluto di inizio stagione arriva dal dg Scianò affiancato da Di Battista, assente il tecnico Manzo mentre in Piazza Cavalli fa bella vista di sé il pullman della società che ha rinnovato la collaborazione con la Sailing Tour.

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OK IL PROGETTO MA NON DIVENTI UN ELISIR
L’uscita societaria dei fratelli Gatti ha portato a uno stravolgimento, Roberto Pighi da socio di minoranza è diventato quello di maggioranza caricandosi sulle spalle la società, riducendo il budget del 50% (a oggi è di circa 2 milioni di euro contro i 4 delle stagioni precedenti) e tuffandosi a capofitto nella ricerca di nuovi soci: sono entrati in società Polenghi e l’Artigiana Farnese, certamente un buon inizio ma il muretto è ancora alto e questi sono solo i primi mattoni. Sul piano sportivo è stato tutto rivoluzionato: si punterà su giovani di proprietà e su calciatori in cerca dell’occasione della vita. Per essere un progetto, però, deve avere una scadenza precisa e un obiettivo ben definito, altrimenti il passo per trasformarsi in scommessa diventa breve, soprattutto in una piazza che fino a qualche mese fa era abituata a stare nella fascia alta di classifica; i tifosi lo comprenderanno solo se arriveranno determinati risultati e per questo motivo non bisognerà abusare della parola “progetto” facendola diventare un elisir di lunga vita dietro al quale proteggersi.

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