Piacenza - Serve chiarezza sul calciomercato: chi lo fa? Arriva il giovane Paolo Cannistrà
E' chiara la frattura tra il dg Scianò e il direttore dell'area tecnica Di Battista. L'errore parte dalla proprietà che ha dato due mandati diversi, in uscita e in entrata, emblematico è il caso di Bruzzone. E intanto si arranca nei bassifondi della classifica.
E’ ormai chiaro e piuttosto lampante a tutti che il calciomercato del Piacenza si stia sviluppando su due binari paralleli che sembrano non poter trovare alcuna sintesi tra loro anzi, al contrario, rischiano di portare ad alcune pericolose situazioni di stallo. Senz’altro non ha fatto bene l’affiancamento voluto dal presidente Roberto Pighi, che ha messo il direttore generale Marco Scianò a fare mercato “in uscita” e il direttore dell’area tecnica Di Battista ad occuparsi di quello “in entrata”.
Non ci sarebbe nulla di particolarmente negativo se non fosse che cedere/comprare sul calciomercato sono due verbi che presuppongono una profonda comunione di intenti. Cosa che a tutt’oggi non c’è in via Gorra, tant'è che le uniche tre partenze, Villanova, Siani e Corradi, le ha fatte appunto Di Battista che in realtà dovrebbe occuparsi degli arrivi, almeno secondo i piani societari.
Cristallino è il caso del difensore Bruzzone, a cui prima di Natale è stata ritirata la fascia da capitano e inserito nella lista dei partenti, poi gli è stata riconsegnata la fascia e il posto in squadra. Oggi sembra sul mercato e dalla società lo danno per “già ceduto al Crema” mentre un altro pezzo di società dice “che non è così”.
In queste due posizioni c’è racchiuso tutto il caos che regna in via Gorra, probabilmente prima di operare sul mercato il presidente Pighi - e il vice Polenghi - dovrebbero intervenire su questo fronte per fare chiarezza e cercare di armonizzare due posizioni, quelle di Scianò e di Di Battista, che al momento sono piuttosto distanti. Sedersi attorno a un tavolo sarebbe la scelta migliore.