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Lunedì, 27 Marzo 2023
Piacenza Calcio

Piacenza - Senti Max Pesenti: «Siamo da primi posti. Quanta qualità con Sestu e Nicco»

Il cannoniere inquadra la stagione dei biancorossi: «Ci siamo anche noi per il vertice, ma va dimostrato sul campo». E sul rituale prepartita: «Con Gallo Belotti ci sentiamo su whatsapp e ascoltiamo la canzone “Who” di Tujamo & Plastik Funk»

«Il mio obiettivo personale? Fare almeno un gol in più dell’anno scorso». Considerando le 14 reti con cui ha chiuso l’annata 2017/2018, Massimiliano Pesenti punta deciso a quota 15. Traguardo alla portata, soprattutto per lui che negli ultimi anni è stato uno dei bomber più prolifici della C. Per riuscirci gli servirà senz'altro il suo talismano preferito: quella canzone che ascolta sempre, prima di ogni partita, insieme all'amico Gallo Belotti, attaccante del Torino e della Nazionale che ha condiviso con lui le prime esperienze all'Albinoleffe. Intanto continua a sudare, a forgiare il fisico con le ripetute del preparatore atletico Paolo Giordani. E domani, sabato 1 settembre, testerà la sua condizione nell'amichevole tra Piacenza e Juventus B nel centro sportivo bianconero di Vinovo, con calcio d’inizio alle ore 16. Un test a porte chiuse, all’interno della struttura, senza possibilità per pubblico e giornalisti di assistere alla partita.

Pesenti, a Vinovo vi attende un’amichevole con la Juventus B: secondo lei sarà una delle squadre in lotta per i primi posti?

«È un bel banco di prova perché affronteremo la squadra B di una squadra blasonata. Però io dico sempre: calcio d’agosto non ti conosco. Non sappiamo ancora che tipo di campionato potranno disputare perché sono tutti giovani. Molto dipenderà dalla loro capacità di calarsi nella realtà della serie C: in questo campionato giochettini e colpi di tacco non funzionano, al contrario bisogna puntare sulla corsa e l’intensità».

Voi giocatori come la vedete questa riforma delle squadre B: possono aiutare a far crescere i giovani oppure tolgono posti a squadre di tradizione?

«Io parlo da giocatore over e sono contrario. Quando ero giovane queste cose non esistevano e giocavi solo se eri un fenomeno. Devi giocare se lo meriti, non perché c’è una regola. Per di più, occupare posti con le squadre B, penalizza società storiche e tantissimi giocatori con nomi importanti. Vogliamo copiare modelli di altri campionati, con la differenza che noi siamo partiti con molti anni di ritardo e senza pianificare a dovere questa riforma».

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