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Martedì, 16 Aprile 2024
Piacenza Calcio

Piacenza - Scianò: «Il progetto che avevamo non cambia». Pighi: «La società dimostra di essere presente»

Il direttore generale: «Ricoprirò la doppia carica fino giugno, poi cercheremo un direttore sportive. Le critiche dei tifosi? Adesso non ho tempo per rispondere». Il presidente: «Di Battista via perché non condivideva la scelta di Scazzola»

Il ds ad interim prende la parola e tocca pochi argomenti. Archivia le critiche con un «la mia priorità adesso non è quella di rispondere ai tifosi, abbiamo 18 finali per raddrizzare la stagione» e chiarisce un aspetto «davanti ci sono tre mesi, è poco tempo, non ha senso cercare adesso un direttore sportivo. Lo farò io fino al termine della stagione, dopodiché penseremo al nuovo direttore sportivo prendendo una persona che lavorerà a stretto contatto con noi».
Per il resto pochissime novità, ufficializza l’arrivo del regista Cazim Suljic - «sarà qui da noi giovedì» - non si sbilancia sulle cessioni ma conferma «dobbiamo sfoltire la rosa, abbiamo qualche giorno, in particolare domenica e lunedì in cui dovremo lavorare molto» e sul fronte arrivi dice «l’attacco è l’ultimo reparto che guarderemo, adesso siamo concentrati sulla difesa».
Inciampa in qualche errore, come quando ricorda «spiace per l’esonero di Manzo, sono qui da 10 anni e non siamo abituati a cambiare» dimenticandosi che in 10 anni il Piacenza ha cambiato otto allenatori e altrettanti direttori sportivi e rilancia «il nostro progetto continua come prima, dobbiamo solo mettere a terra dei risultati. Abbiamo commesso degli errori in buona fede, certo, sennò non saremmo qui oggi, se superiamo lo scoglio di questa stagione allora potremo riprendere il nostro percorso di crescita». Chiude parlando di Galazzi «non sono arrivate offerte dal Venezia anzi, gli avevamo allungato il contratto poche settimane fa come l’abbiamo allungato oggi a Corbari, fino al 2023». L’affare probabilmente andrà in porto, ma non in questa sessione di mercato

Di poche parole il presidente Pighi che saluta Manzo e Di Battista, spiega che il direttore sportivo è stato esonerato «semplicemente perché non condivideva la scelta di Scazzola e quindi si sarebbe creata una situazione di frizione», tuttavia è più che naturale la posizione di Di Battista in quanto il direttore sportivo sarebbe lì proprio per sceglierlo l’allenatore. Se non può nemmeno farlo allora tanto vale accordarsi per i saluti, dimissioni o esonero sono solo forma, non cambia la sostanza.
Insomma, poche parole, tutte all’acqua di rose. «Ripeterei la conferma di Manzo sotto Natale, il problema è che la barca dopo non si è raddrizzata» e chiude dicendo «è arrivato De Respinis, arriverà Suljic, e ci saranno almeno altri due innesti. Questo per dire che la società non si tira indietro».

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