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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Piacenza - Scazzola: «Ne possiamo uscire da questa situazione». Matteassi: «Ho trovato una squadra impaurita»

Pighi: «Abbiamo accelerato la transizione perché serviva un atto di coraggio veloce». Polenghi: «Il ritorno di Luca è un messaggio forte che abbiamo voluto dare, reagendo in modo lucido. Ringraziamo Marco Gatti per l'aiuto che ci ha dato».

Banner Arco Gas Piacenza dal 15 settembreDue tuffi indietro, uno un po’ più recente di alcuni mesi e un secondo, invece, a metà 2020 quando al Piacenza si decise per una rivoluzione. Ora tornano entrambi: Cristiano Scazzola per risollevare le sorti di una squadra sfiduciata - e ultima - dopo 6 giornate di campionato, Luca Matteassi per riprendere un discorso tecnico interrotto a causa della pandemia.
Si conoscono bene i due, molto bene, tanto che sembra sia stato proprio lo stesso Scazzola - che col Piacenza era ancora sotto contratto - a chiederne il ritorno dopo il passo indietro di Marco Scianò, tornato sulla poltrona da direttore generale. Stupiscono, tuttavia, le tempistiche sul rientro di Matteassi: era senz’altro nell’aria, ma l’accelerata è stata improvvisa in questo caso fa il paio con il summit di ieri sera, in un ristorante della città, tra i soci Pighi, Polenghi, Rigolli, i neo tornati e anche Marco Gatti, oggi main sponsor ma fino a due anni fa presidente in carica del club che rilevò nel 2012. Si capirà più avanti se in pentola bolle realmente qualcosa in tema societario.
«Matteassi è qui grazie all’aiuto fondamentale, anche economico, di Marco Gatti che è un inestimabile tifoso biancorosso - spiega il presidente Pighi - e ci sta aiutando in questo processo di transizione. Arzignano è stata una vergogna, San Giuliano no, però serviva un atto di coraggio quando non arrivano in risultati per questo abbiamo accelerato tutte le decisioni». Polenghi: «Il ritorno di Luca è un messaggio forte che abbiamo voluto dare, reagendo in modo lucido e veloce. Per la situazione in cui siamo è la soluzione ottimale per noi, un grazie va a Marco Gatti che ci ha aiutato in questo momento in cui siamo riusciti a sfruttare il fatto che Luca fosse libero per riportarlo casa».

SCAZZOLA: TESTA BASSA E PEDALARE
Scazzola siede alla sinistra di Polenghi, si spende in un’analisi tattica ma più in generale preferisce inquadrare il momento. «La prima volta che sono stato chiamato era una situazione diversa, la classifica era lunga e il mercato alle porte, qui è il contrario. Ci tengo a precisare che i rapporti tra me e la società sono sempre stati positivi, la separazione di maggio era dovuta al fatto che si riteneva di non poter far meglio della stagione appena conclusa e quindi il club ha scelto di fare un progetto diverso. Ne possiamo venir fuori da questa situazione, c’è una buona base di partenza di ragazzi che conosco fin dall’anno scorso mentre per il resto, e mi riferisco ai giovani, non fatemi domande perché non saprei rispondervi. Non è vero che si conosce un giocatore guardandolo dalla televisione o dalla tribuna, un giocatore, soprattutto giovane, lo comprendi realmente solamente quando lo alleni». Mercoledì alle ore 18 al Garilli esordio in Coppa contro la Pro Vercelli.

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