Piacenza - Scalise: «Non mi sento in discussione». Scianò: «E' il momento di stare uniti, non dei processi»
Il tecnico nel post gara: «Non ero sotto esame, questo l’avete detto voi, dopodiché è la società che comanda ed è lei che prende le decisioni. Puniti da un episodio e da un errore». Cesarini: «Siamo ultimi, è chiaro che c'è un po' di preoccupazione, ma questo gruppo lavora bene»
Scalise che torna poi sulla questione del gioco. «Io sono stato chiamato qui dalla società in estate per far giocare questa squadra con il baricentro alto, e dopo 60 giorni di lavoro e la situazione attuale legata a molti infortunati, questo non si può semplicemente fare. L’abbiamo compreso subito e infatti giochiamo in un modo diverso, oggi possiamo permetterci solo questo tipo di calcio, puntando al difendersi. Ripeto, la situazione non è facile, Tintori era stirato, Nava ha un problema al ginocchio, Rizza e Anatrella sono fuori, Cesarini ha un dito del piede rotto e lo stesso vale per Palazzolo».
Cesarini che mastica amaro nel post gara. «Chiaro che sono un po’ preoccupato perché nella mia vita non sono mai stato all’ultimo posto in classifica, però ho visto come lavora questa squadra. Non era facile ripartire dopo Arzignano e invece abbiamo lavorato bene in settimana, ed è un periodo che ci va anche tutto storto. Dobbiamo fare la guerra quindi nemmeno io posso lamentarmi, ma ci sono molte situazioni fisiche difficili e alcuni di noi non sono al massimo. Detto questo la partita di oggi stava andando secondo i nostri piani, nel primo tempo loro giocavano a 5 dietro più il play su di me, e infatti non mi è arrivato nemmeno un pallone. Poi gli spazi si sono aperti e abbiamo segnato due reti, peccato perché sul 2-1 dovevamo e volevamo tenere il risultato. Oggi ci serviva la vittoria, 2-1, di lotta, di trincea, come volete voi ma ci servivano per dare morale e far respirare la classifica. Dopodiché, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, siamo ancora tutti lì in classifica».