Piacenza - Ritmo da big nel girone di ritorno. Si lavora già al futuro: Franzini e Matteassi i punti fermi

E si ripartirà da Arnaldo Franzini, il mago di Vernasca sarà al timone dei biancorossi per il quarto anno consecutivo e con lui si proverà a scrivere qualcosa di importante. Franzini ha un altro anno di contratto con il Piacenza, tuttavia nel corso delle ultime settimane si è sentito il bisogno di riconfermalo pubblicamente e a più riprese. Perché? Inutile nascondere che questa sia stata una stagione difficile dal punto di vista sportivo, iniziata male, raddrizzata, poi andata in caduta libera per concludersi in netta ripresa. Inutile, inoltre, nascondere come Franzini non abbia digerito facilmente due momenti della stagione. I passi falsi di dicembre con Monza e Cuneo l’avevano costretto a vincere a gennaio contro Olbia e Arezzo per salvare la panchina, dopodiché le brutte sconfitte di febbraio con Arzachena e Gavorrano avevano nuovamente fatto scendere il borsino del tecnico ai minimi termini e Franzini a un certo punto aveva sentito venir meno la fiducia di un ambiente che stentava a concedergli un “annata no” dopo due stagioni brillanti.
Ma il calcio è materia liquida, muta in continuazione, soprattutto in base ai risultati. Marzo e aprile sono stati brillanti, la squadra più che una quadratura ha trovato la migliore forma fisica degli acquisti invernali, Pesenti e Corradi su tutti, ha ritrovato Castellana e tanto è bastato per spazzare via le nubi sulla testa del tecnico.