Piacenza: qualche segnale di vita. A Padova un punto che fa poca classifica ma molto morale
Nel primo tempo sblocca Bortolussi sulla solita dormita della difesa a pochi secondi dal riposo, nella ripresa i biancorossi ci credono e trovano il pareggio con Gonzi. Finisce 1-1. Emiliani sempre ultimi in classifica, mancano il sorpasso alla Triestina sconfitta a Mantova.
Potrebbe avere anche il sapore di un brodino, perché nelle condizioni in cui si trova il Piacenza un pareggio serve a poco: i biancorossi rimangono ultimi e mancano il contro sorpasso alla Triestina. Tuttavia fare il bottino pieno sul campo del Padova non era scontato, soprattutto dopo la depressione che ha colto tutti prima del riposo, quando i veneti (nonostante la discreta prova del Piacenza) sbloccano con la solita e disarmante facilità: Parisi si dimentica De Marchi, Accardi non chiude, Cosenza si fa passare la palla sotto le gambe e Gonzi si fa bruciare da Bortolussi. E’ tutto qui, il solito condensato di una squadra che inspiegabilmente non trova mai la prestazione e la sensazione è quella di un altro pomeriggio da gastrite.
E invece la reazione c’è, nella ripresa, dopo un paio di sbandate pericolose - il Padova sfiora a ripetizione il raddoppio - è Gonzi a suonare la carica: cross rasoterra di Munari, Plescia svirgola malamente ma ne esce un mezzo assist che lo Zar non sbaglia. Da qui in poi il Padova preme, però il Piacenza dimostra di volerla vincere e il gol rivitalizza i biancorossi che tengono la posizione portando a casa un punticino che fa pochissima classifica ma moltissimo morale. Ora ci si tuffa nelle due settimane che decideranno il futuro: domenica al Garilli arriva il Mantova, ed è uno scontro diretto senza mezze misure, mercoledì 15 turno infrasettimanale a Pordenone e infine la domenica successiva c’è il Lecco sempre al Garilli. Tre partite, devono uscire dei punti pesanti perché dopo mancheranno solo cinque turni.
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