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Piacenza - Franzini: «Affrontiamo il Prato senza paura, ci meritiamo il sesto posto».

Il tecnico infonde fiducia alla vigilia della gara contro i toscani ma non svela le carte. Davanti la coppia Nobile-Romero, Di Cecco pronto per partire dall'inizio. Stagione finita per Razzitti, dovrà operarsi. Tutte le combinazioni in chiave playoff

Partita dal quoziente di difficoltà estremamente elevato: il Prato è reduce da una serie impressionante di vittorie, tra cui quella di Arezzo e in casa contro la Giana, inoltre i toscani se sbancano il Garilli si salvano direttamente. «C’è poco da dire - dice un Franzini sereno alla vigilia - siamo consapevoli dell’importanza della gara in chiave sesto posto e di quanto ci tengano i tifosi, sappiamo anche affronteremo un Prato che, in questo momento, sta ottenendo risultati sorprendenti. Per la natura delle due squadre sarà una partita aperta e divertente». Franzini poi fa un passo indietro tornando su Pontedera, sulla scelta di Lanzano e Colombini, e sulle parole dette al termine del match “se dovessimo arrivare settimi non ne farei un dramma”.
«Lanzano è un giocatore della rosa e devo sapere, in vista dei playoff, su chi poter contare. Era necessario provarlo in partita perché era fermo da diverso tempo e ha risposto molto bene. Colombini è stato inserito nella ripresa perché era la scelta migliore in quel momento, si sta allenando bene da mesi e posso contare anche su di lui. Sulle mie parole, invece, c’è poco da spiegare: chi critica questa squadra deve fare mea culpa perché la criticava anche a febbraio e i fatti gli hanno dato torto: raramente abbiamo sbagliato partite importanti. Sappiamo perfettamente l’importanza di arrivare sesti, nel caso non dovessimo farcela andremo a giocare i playoff in trasferta senza alcuna paura. I drammi li capirei se fossimo in zona playout col rischio di retrocedere, ma con davanti la possibilità di giocarci gli spareggi promozioni dobbiamo solamente essere felici e contenti. A Pontedera abbiamo inconsciamente preso paura dopo il loro pareggio, prendersi un punto in quelle condizioni, con fuori molti giocatori, è stata una prova di maturità». Infine un commento su Luca Matteassi che sabato darà l’addio al calcio. «La carriera parla da sola, è risorto nelle difficoltà, è un giocatore di talento, grande uomo squadra dentro e fuori dal campo, soprattutto ha un carisma raro da trovare».

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