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Piacenza - Porcino: «Per settembre sarò al top»

A tenere banco in casa Piacenza è il tema attaccanti. Il forfait di Longobardi con la conseguente rescissione del contratto ha portato i dirigenti piacentini a rivedere completamente l'impianto di gioco là davanti perché ora, trovare nel giro di...

A tenere banco in casa Piacenza è il tema attaccanti. Il forfait di Longobardi con la conseguente rescissione del contratto ha portato i dirigenti piacentini a rivedere completamente l'impianto di gioco là davanti perché ora, trovare nel giro di pochi giorni un attaccante con le stesse caratteristiche del campano è molto difficile. Si fa strada quindi l'ipotesi di un centravanti di manovra più che un bomber vero e proprio, e in quest'ottica si tengono sempre calde le piste che portano all'ex biancorosso Serafini (ai tempi della Serie B) o a Bardelloni del Real Vicenza.
Buono anche il nome di Galuppini, l'ultimo anno al Feralpi Salò, mentre i ben informati parlano di un contatto con Marzeglia del Seregno. Una ridda di nomi da cui è difficile svincolarsi, oggi in sede c'era molto movimento ma al momento archiviamo tutto sotto il capitolo "voci di mercato".
Di certo c'è Gaetano Porcino, potente e dinamico centrocampista che prima di infortunarsi al ginocchio a marzo era uno dei perni della mediana di Franzini al Pro. E' lui stesso a tranquillizzare sul suo stato fisico: «Mi sento bene, sto lavorando duro ed entro settembre sarò al cento per cento».

Come ti ha convinto il Piacenza visto che su di te c'erano molti altri club?
«I presidenti mi hanno voluto fortemente in biancorosso, e questo l' ho percepito, e poi il progetto che mi è stato prospettato è davvero affascinante».

E la presenza di Franzini?
«Sicuramente è stato un aspetto che ha pesato sulla mia decisione, il mister e i compagni dell'anno scorso sono stati determinanti. Sono contento di poter lavorare ancora sotto Franzini e il segreto sarà amalgamare il gruppo fin da subito».

A marzo hai subito un pesante infortunio al ginocchio, ora come stai?
«Mi sono fatto operare subito ai legamenti e sono tornato al lavoro il prima possibile, faticando subito tutti i giorni. Onestamente penso di essere pronto al cento per cento per la prima di campionato il 6 settembre».

Dalla Lega Pro alla Serie D è un passo indietro?
«Sinceramente non c'è molta differenza tra Lega Pro e Serie D, l'unica cosa che cambia davvero è la tipologia di contratto ma per il resto il livello è quello. Avevo una grande voglia di rimettermi in gioco cercando nuovi stimoli, perciò mi riallaccio a quanto detto prima, cioè che il Piacenza era la piazza adatta per ritrovare tutto questo. Le sfide mi sono sempre piaciute».

Come giudichi la squadra visto che conosci già quasi tutti?
«La squadra è molto buona, di qualità, mancano ancora due innesti che la società provvederà a fare nei prossimi giorni fermo restando che i giocatori in rosa sono già tutti molto forti».

Sei un centrocampista jolly perché puoi giocare in molte zone, da esterno e da interno, hai già parlato col mister del tuo ruolo?
«Non ne abbiamo bisogno, il mister sa benissimo quello che posso dare e io gioco dove me lo chiede lui. La zona del campo è l'ultimo dei miei problemi, io devo solo pensare a dare il massimo, il ruolo lo deciderà Franzini».

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