Piacenza - Polenghi: «Il ripescaggio in Serie C non dipende da noi». Il club ricorda Tonino Canevari, scomparso a 94 anni
Incontro tra i dirigenti di via Gorra e la stampa. «Il nostro fine ultimo è quello della valorizzazione del territorio tramite il calcio e quindi intendiamo sensibilizzare tutti gli attori del territorio, tra cui la stampa che ricopre un ruolo fondamentale e determinante»
In attesa delle presentazioni di mister Maccarone e del ds Sestu, in programma venerdì pomeriggio alle 14.15 allo stadio Garilli, il Piacenza Calcio nel pomeriggio di oggi ha voluto incontrare la stampa piacentina per un piacevole scambio di opinioni che non si vedeva da decenni in via Gorra.
A portare i saluti il presidente Polenghi e il socio De Santis (responsabile del marketing). Il numero uno del club ha evidenziato che «il nostro fine ultimo è quello della valorizzazione del territorio tramite il calcio e quindi intendiamo sensibilizzare tutti gli attori coinvolti, tra cui la stampa che ricopre un ruolo fondamentale e determinante per veicolare il nostro messaggio». Polenghi che ha glissato su quanto potrebbe accadere venerdì 7 luglio: «Il ripescaggio non dipende da noi. Siamo pronti ad accettarlo nel caso dovesse arrivare ma, ripeto, è un evento su cui non abbiamo alcun potere. Aspettiamo e vediamo cosa accadrà venerdì e poi il 21 luglio con il Coni».
Parole sottolineate anche dal socio Alessandro De Santis: «Il nostro progetto è quello di fare squadra e per questo motivo vi abbiamo chiesto di venire oggi, perché i media piacentini fanno parte di questa squadra. Il nostro è un modello di società giovane, che ricalca le linee del SudTirol che conta oltre 30 soci, ma per fare una società non bastano solo i capitali, serve anche un contorno che sia connesso col territorio ed è per questo motivo che ci vogliamo avvicinare sempre di più alla stampa piacentina».
Chiusura degli interventi per Riccardo Mazza, ottimo e valente ufficio stampa che torna ufficialmente in biancorosso dopo tre anni. «C’è un ottimo rapporto tra tutti noi, confermo la volontà di aprirsi ai tifosi e siamo qui per ascoltare proposte e idee».
Nel corso dell’incontro si è anche ricordato Tonino Canevari, scomparso oggi all’età di 94 anni e per dieci anni direttore sportivo del Piacenza ai tempi di Gibì Fabbri, stagioni contraddistinte dalla straordinaria promozione in Serie B (stagione 73/74). Una vita nel calcio, da giocatore Canevari aveva militato nel Fulmine, nella Garibaldina, nel Pro Piacenza, nelle giovanili del Piacenza, nella Safta e nel Bobbio. Poi la carriera da allenatore con la Garibaldina, le giovanili del Piacenza, Pontenurese e Agazzananese. Da direttore sportivo ha guidato per dieci anni il Piacenza, due anni il Parma e Forlì, quattro a Mantova, poi anche Spal, Savona e Pergocrema nel suo curriculum. Negli ultimi anni della carriera era stato osservatore per Napoli, Torino e Atalanta.