Piacenza - Piovani e Moretti ricordano Gianni Rubini: «Per noi era come un papà»

LUIGI CARINI
Interviene anche Luigi Carini, il decano dei giornalisti sportivi piacentini. «Sinceramente è difficile esprimere un ricordo perché con Gianni ho condiviso troppe cose. Abbiamo iniziato insieme tutto, dopodiché io sono diventato cronista e lui dirigente nel Piacenza, lì sono stati anni di battaglie - ricorda ridendo - ma sempre con grande correttezza e rispetto. Ci siamo visti poco tempo fa a una visita, mi diceva che andava tutto bene e invece è volato via nel giro di un respiro. Tuttavia di lui mi preme ricordare anche la grande sensibilità verso la questione sociale. Con la moglie Rosy ha organizzato decine e decine di eventi per devolvere in beneficenza il ricavato, lui era questo, poteva apparire un po’ burbero ma gli volevano bene tutti. Sul fronte calcio poi non ne parliamo: Gianni Rubini era una istituzione dello sport piacentino, sotto questo profilo la persona forse più grande che abbiamo avuto. Profondo conoscitore delle origine del nostro calcio, del nostro sport, dirigente, ispettore di Lega, perfino allenatore e scopritore di talenti: penso ai fratelli Inzaghi, a Paratici o anche a Nainggolan. Cosa si può dire di uno che a 78 anni insegna ancora calcio ai ragazzini? Che è il migliore».

ALESSANDRO PIVA
Alessandro Piva, sindaco di Podenzano. «Ci lascia una grande persona, uno che ha dedicato la vita ai giovani e che ha dato la vita per lo sport. L’anno scorso portò i giovani del Podenzano a fare un torneo degli Oratori, aveva una passione sfrenata. La città piange un grande uomo, con uno spiccato senso civico e che amava la sua città».