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Piacenza - Pergreffi: «Siena e Trapani sono il passato, guardiamo avanti consapevoli dei nostri mezzi»

Il difensore centrale biancorosso, che ha allungato il contratto giovedì portando la scadenza al 2021, fa le carte al campionato che inizia domenica. «La Reggiana? Sappiamo il valore di questo derby. Triestina favorita? Attenzione che il campo è sempre un rebus»

Il taglio di capelli e la barba perfetta tradiscono una metodica precisione in tutto quella che fa, campo compreso. D’altronde è lo spirito di chi, come Antonio Pergreffi - 31 anni di cui 4 passati a giocare nel Piacenza e che si allungheranno a 5 grazie al rinnovo firmato giovedì -, è nato a Bergamo.

Eclipse cross-2Precisione e spirito di lavoro in ogni cosa che si fa, anche nel taglio della barba che non sarà quella di Moscardelli ma inizia a essere importante, almeno rispetto a quando arrivò in biancorosso nell’estate del 2016.
La fascia è rimasta sul suo braccio nonostante la possibile concorrenza di Cacia - se gioca Silva però è lui il capitano - mentre le lacrime sono rimaste su due campi, Siena e Trapani, il primo in modo particolare.
«Abbiamo affrontato ancora l’argomento tutti insieme - ci spiega alla vigilia dell’esordio contro l’Arzignano - dopodiché l’abbiamo definitivamente chiuso, d’altronde non puoi voltarti sempre indietro, occorre guardare avanti» e anche qui traspare il sano pragmatismo di una certa zona d’Italia.
Al Rastrello di Siena nell’ormai funesto 4 maggio 2019 era il più inferocito, chi gli era accanto racconta di un giocatore piazzato all’ingresso del tunnel degli spogliatoi appena terminata la gara: non importava se solo contro tutti gli avversari, anche il quel momento si percepì lo spirito bergamasco.
L’aneddoto è giusto per raccontare che Antonio Pergreffi vive quella biancorossa come una seconda pelle; anche quest’anno è stato accostato a un nutrito gruppo di squadre - da Pisa chiamano ogni 6 mesi per sapere se parte - e il Catanzaro faceva davvero sul serio negli ultimi giorni. Risposta: rinnovo fino al 2021 col Piacenza.
Pergreffi non lo dice ma lo lascia intendere apertamente: le ferite di Siena e Trapani in un certo modo vanno vendicate sul campo con la maglia emiliana.

Partiamo dal rinnovo che spegne ancora una volta tutte le voci?
«Sono felicissimo di rimanere qui a discapito di tutte le voci che mi volevano in partenza. Non abbiamo nemmeno dovuto parlare più tanto con la società, sono bastati pochi istanti per allungare fino al 2021».

Domenica finalmente si parte, contro una neopromossa, partite che paradossalmente richiedono il triplo dell’attenzione?
«Esattamente. Sono gare ricche di insidie e trappole per diverse motivi. L’Arzignano avrà dalla sua parte l’entusiasmo dell’esordio, come il Monza due anni fa quando ci superò alla 1a giornata e di solito le neopromosse partono a mille per incamerare punti velocemente. Andranno presi di petto perché noi non possiamo perdere terreno, c’è da correre subito».

Per fare un campionato come quello passato scrivendo magari un finale diverso?
«L’anno scorso abbiamo fatto un campionato eccezionale, onestamente sopra le righe. La volontà è quella, chiaro, ma il girone è competitivo e ci sono altre squadre ben attrezzate».

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