Piacenza - Per Manzo è decisiva la gara con l'Albinoleffe. La società ha pronto Scazzola, ma le responsabilità sono di tutti
E' stata una domenica decisamente bollente in casa Piacenza, Manzo ha tempo fino a mercoledì per convicere la società, se non arriva un risultato positivo può arrivare l'esonero ma Di Battista non è su questa lunghezza d'onda. Il progetto di sfalda?
IL PROGETTO
Resta poi la mira troppo alta di un progetto che pretendeva e pretende ancora troppo. La società è stata rivoluzionata per oltre il 90%, la rosa è stata tutta cambiata, si sono cercate giovani scommesse, a buon mercato, con prospettive di crescita, in grado di assicurare una struttura di gioco (non consona a una squadra che deve salvarsi) e che fosse in grado anche di divertire il pubblico. Troppa carne sulla griglia, gli errori erano dietro l’angolo e infatti sono venuti a galla. Il progetto è sì in discussione perché se un selciato lungo tre anni viene messo in crisi e in discussione dopo 5 mesi vuol dire che molte, troppe cose, non hanno funzionato e qui torniamo all’inizio: le responsabilità devono essere serenamente condivise dall’alto. Indicare in Manzo (che ha comunque presentato una squadra piacevole, pur con i suoi limiti) e Di Battista (che ha azzeccato più di metà della rosa) gli unici colpevoli puzza seriamente di scaricabarile. Fa parte del calcio? Certo. Va comunque detto? Certo.