Piacenza, ora è crisi vera. I biancorossi vengono travolti con una facilità disarmante dall'Arzignano
Biancorossi sconfitti 3-0, terzo ko in quattro gare, ma questo fa particolarmente male perché la squadra di Scalise è uscita dalla partita dopo qualche minuto e non ha mai mostrato la capacità di poterci tornare. Doppietta di Parigi e poi rete dell'ex Barba. Contro l'Albinoleffe diventa decisiva per il tecnico
Scalise non presenta molte sorpresa, c’è Munari come interno nel 4-3-1-2, davanti Morra vince il ballottaggio con Rossetti ed è in coppia con Zunno, ma i biancorossi partono lenti, molto lenti e si fanno sovrastare fin da subito dall’Arzignano che, dopo un paio di azioni di alleggerimento, trova il vantaggio in modo piuttosto (troppo) facile: corner che piomba sul secondo palo, Tintori sbaglia l’uscita, la difesa dorme, la palla viene rispedita nel cuore dell’area piccola dove c’è Parigi incredibilmente solo che infila facile facile. In avvio (15’) il Piacenza ha le idee confuse a centrocampo, la difesa è sollecitata a ogni discesa e in attacco arriva poco o nulla. Col passare dei minuti il Piacenza prova a cresce, ma al 20’ la partita prende la discesa per l’Arzignano: erroraccio di Capoferri in fase di disimpegno, Parigi raccoglie, entra in area e in diagonale fissa il 2-0. Gli emiliani ci provano ma quello che si vede è poca, pochissima roba, quasi nulla. Suljic spara sulla barriera una punizione da ottima posizione, l’Arzignano sfiora in altre due occasione il tris, prima con Grandolfo (fuorigioco) e poi con Cester (alto di pochissimo). Piacenza desolatamente sterile, senza nulla, senz’altro il peggior primo tempo della gestione Scalise.