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Piacenza ok col Mezzolara (2-1), ma quanta fatica

Risultato da salvare, ma per il resto il Piacenza dovrà ancora lavorare molto. La domenica contro il Mezzolara inizia bene, prosegue malissimo e si chiude con Ruffini che regala ai biancorossi i tre punti ed evita una settimana di polemiche quando...

Risultato da salvare, ma per il resto il Piacenza dovrà ancora lavorare molto. La domenica contro il Mezzolara inizia bene, prosegue malissimo e si chiude con Ruffini che regala ai biancorossi i tre punti ed evita una settimana di polemiche quando all'orizzonte stava sorgendo il terzo pareggio consecutivo. La squadra c'è e conferma di aver un buon impianto di gioco, tuttavia non si può faticare così tanto per vincere in casa, soprattutto si evidenziano sempre i soliti problemi: sbagliare quattro palle gol a tempo alla lunga è dannoso e si fatica a mantenere il risultato. Il Mezzolara di contro fa la sua onesta partita, trova il pareggio con un gol capolavoro di Ponce su punizione, rischia di vincere nella ripresa ma alla fine è il testone di Ruffini ad evitare di cadere nella brace, mentre il Piacenza deve iniziare a ragionare sulla quantità industriale di occasioni gettate al vento nel primo tempo.

PIOGGIA DI OCCASIONI - Monaco decide di dare respiro - giocoforza - in alcune zone nevralgiche del campo: Minasola va in panchina al posto di Saber, Mei viene spedito in tribuna e Tarantino prende il posto dello squalificato Redaelli. In porta va Ferrari, protetto da Colicchio e Ruffini con Adiansi e Battistotti sugli esterni, le chiavi della regia vanno a Mauri affiancato da Tarantino, batteria di trequartisti con Volpe e Lisi sulle ali, Saber nel mezzo in appoggio a Marrazzo che torna in campo dal primo minuto dopo l'esordio di Bellaria. Dall'altra parte il Mezzolara deve rinunciare a Fabio Bazzani, non ancora al meglio. Non c'è nemmeno il tempo di prendere posto che il Piacenza sfiora il vantaggio: Volpe sulla destra si beve Martelli e pennella un cross che Lisi di testa spinge sul primo palo, il portiere ospite si salva con l'aiuto della traversa ma il biancorosso protesta (invano) chiedendo il gol. E' un film già visto? Sì, perché se da un lato è vero che questo Piacenza ha un credito enorme con la fortuna, è altrettanto vero che non si possono sbagliare tre palle gol a tempo. Lisi dopo essersi divorato di testa il vantaggio ci riprova di piede: palla al vertice dell'area piccola che si alza incredibilmente sopra alla traversa (20') mentre centoventi secondi più tardi Saber appoggia a Marrazzo con tutta la porta vuota davanti ma il passaggio è intercettato a metà strada da Ponce che spinge la palla sul palo e la difesa libera. Nel frattempo Adiansi deve lasciare il campo (problemi muscolari) a Zagnoni.

BOTTA E RISPOSTA - Occasioni che a lungo andare incidono inevitabilmente sulla partita. Al 30' Battistotti rischia di combinare la frittata e solamente la direttrice di gara decide di graziare il Piacenza: il difensore prova un dribbling senza senso da ultimo uomo, Iarrusso gli soffia il pallone ma viene steso, sarebbe espulsione ma arriva solo un cartellino giallo. Tipico esempio pratico di come complicarsi la vita. Lo scampato pericolo sveglia il Piacenza che a 3' dal riposo sblocca il risultato con Lisi: Marrazzo parte sul filo del fuorigioco, diagonale respinto da Conti sui piedi dell'esterno piacentino che di giustezza infila il vantaggio. E qui si evidenzia l'altro grosso problema di questa squadra: l'incapacità di tenere un risultato. Da giocare, prima del riposo, rimangono un paio di minuti in cui il Mezzolara chiama due volte Ferrari al miracolo (su Marinai e Iarrusso) e appena prima del doppio fischio Ponce pennella una parabola imprendibile su punizione che vale il pareggio.

CHE PAURA - La ripresa si apre come si era chiusa la prima frazione, col Mezzolara che prende coraggio e dopo 5' di gioco Marinai si divora la palla del vantaggio. Monaco corre ai ripari e spedisce in campo Minasola al posto di un Saber spento e molto fumoso, un cambio che non scuote l'attacco e così entra anche Orlandi al posto di Volpe. Il problema è il calo vistoso del Piacenza, nel primo tempo i biancorossi l'avevano buttata sull'intensità ma nella ripresa il Mezzolara oltre a trovare le contromisure tattiche, con Marrazzo che non trova più spazi, reagisce anche sul piano fisico. Ne esce una ripresa stanca, con gli ospiti che prendono in mano il gioco e il Piacenza che prova a colpire solo con azioni personali di Lisi - che cala alla distanza - o con le progressioni di Marrazzo. Troppo poco. Nel momento di maggior difficoltà arriva però il vantaggio di Ruffini, bravissimo a farsi trovare al posto giusto nel momento giusto sugli sviluppi di un corner, il suo colpo di testa a un paio di metri dalla porta libera una domenica pomeriggio che stava diventando un'altro incubo.

Piacenza-Mezzolara 2-1
Primo tempo: 1-1


Piacenza: Ferrari, Battistotti, Adiansi (26' pt Zagnoni), Tarantino, Ruffini, Colicchio, Volpe (21' st Orlandi), Mauri, Marrazzo, Saber (9' st Minasola), Lisi. A disposizione: Di Graci, Strozzi, Corso, Compiani, Zanardo, Delfanti. All.: Monaco.
Mezzolara: Conti, Signorini, Martelli (13' st Visani), Ponce, Arlotti, Orlando, Malo, Arseno (39' st Cicerchia), Iarruso, Marinai (13' st Semprini), D'Arino. A disposizione: Busato, Fabbri, Lodi, Ferri, Margaggiano. All.: Orsi.
Reti: 42' pt Lisi, 48' Ponce, 39' st Ruffini.
Arbitro: Sig.ra Garoffolo di Vibo Valentia (assistenti Cantara e Carloni di Ravenna)
Note - Giornata calda e nuvolosa. Campo in buone condizioni di gioco. Ammoniti: 9' pt Iarrusso, 20' pt D'Arino, 27' pt Ponce, 31' pt Battistotti, 21' st Ruffini, 26' st Colicchio. Corner: 5-4. Recuperi: 3' pt, 3'st.

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