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Piacenza - Monaco: «Tre punti meritati». Le pagelle

Il Piacenza ritrova i tre punti contro il San Paolo Padova. Non è stato facile, perché la squadra, forse più di altre volte, ha faticato a trovare il bandolo della matassa per tutta la prima mezz'ora. Un'espulsione e un rigore hanno...



Il Piacenza ritrova i tre punti contro il San Paolo Padova. Non è stato facile, perché la squadra, forse più di altre volte, ha faticato a trovare il bandolo della matassa per tutta la prima mezz'ora. Un'espulsione e un rigore hanno poi spianato la strada a un Piacenza che comunque ha condotto la gara, anche oggi, dall'inizio alla fine. È felice mister Monaco in conferenza stampa: «La vittoria non fa una grinza». Sollevato Marrazzo, invece, per aver ritrovato la via del gol. Anche se coglie l'occasione per togliersi un sassolino dalla scarpa: «Il problema, per quanto mi riguarda, lo vedevano soprattutto dall'esterno. Io sono sempre stato bene e presidenti e allenatore hanno sempre creduto in Marrazzo». Mister Longhi, tecnico dei patavini, dal canto suo è stato alquanto polemico con la direzione di gara.

MONACO E MARRAZZO - «Forse nel primo tempo siamo stati un po' meno brillanti del solito - ha detto Monaco - ma comunque abbiamo creato buone occasioni per segnare. Il gol preso era piuttosto evitabile, perché Sambugaro, in quella posizione, poteva solo darla all'indietro. Nella ripresa, invece, siamo stati bravi a concretizzare tutto quello che abbiamo creato, quindi sono soddisfatto e credo che la vittoria non faccia una grinza». Alcuni si domandano quando il mister proverà Zanardo dal primo minuto. «Non ha ancora i 90' nelle gambe. Adesso comincia a stare discretamente, lo stiamo recuperando gradatamente perché per noi é un giocatore importante. Girometta? Per lui ci vorrà ancora un po' di tempo perché la ferita al polpaccio non si è ancora rimarginata completamente». Il mister poi, lascia spazio all'eroe di giornata: Carmine Marrazzo. L'attaccante si siede, scambia un paio di battute e poi parla come quello che si è tolto un peso. «Soffrivo per il fatto di non riuscire a segnare. Avevo una gran voglia di sbloccarmi anche se, probabilmente, il problema nei miei confronti è stato percepito soprattutto all'esterno perché la squadra e i presidenti mi hanno sempre manifestato la loro stima pure in questi giorni. Anche il mister, mettendomi in campo, ha dimostrato senza bisogno di parole di credere in me. Io mi sentivo bene, puntavo e saltavo l'uomo e il mio l'ho sempre fatto. Se preferirei giocare in coppia con altri? Forse sì, ma a parlare di modulo deve essere il mister. Io, dal mio punto di vista, devo solo preoccuparmi di fare al meglio quello che mi viene richiesto. Ad ogni modo, le occasioni per segnare mi sono capitate anche giocando da solo».

LONGHI - «Abbiamo giocato alla pari per tutto il primo tempo - ha detto il tecnico - poi nella ripresa abbiamo peccato forse di personalità. Siamo stati ingenui nel farci espellere un uomo in avvio. D'altronde, non si può concedere un uomo in più a una squadra con le potenzialità offensive del Piacenza. È stata una gara combattuta, anche se mi fa arrabbiare vedere sette ammonizioni e un'espulsione a noi e solo una a loro; i falli li hanno fatti entrambe le squadre. E poi il calcio di rigore è stato un vero e proprio regalo in anticipo al Piacenza. Tutto questo, però, non deve essere una scusante, perché noi dobbiamo migliorare. Confronto tra Piacenza e Porto Tolle? Squadre molto simili, entrambe giocano con il 4-2-3-1. Secondo me hanno entrambe un grande potenziale offensivo e giocheranno un campionato di vertice, anche se concedono qualcosa in difesa».
Marcello Astorri

LE PAGELLE DI MARCELLO ASTORRI

Ferrari 6 - ha la sfortuna di ricevere un solo tiro in porta, sul quale peraltro era molto difficile poter fare qualcosa, e subire il gol del momentaneo vantaggio ospite. Per il resto, per lui è stata una giornata da spettatore non pagante. Meriterebbe mezzo voto in meno per l'abbinamento maglietta-calzoncini, ma per stavolta si può lasciar correre.

Battistotti 6,5 - buonissima prova per l'enfant prodige biancorosso. Tosto, ordinato e propositivo, segna un netto passo avanti sulla strada della sua maturazione.

Zagnoni 6 - gioca una partita onesta, ordinata e senza troppi fronzoli. Battistotti cerca qualche avventura in avanti, lui capisce e si ferma a dare copertura in modo diligente.

Redaelli 5 - Sotto ritmo, spesso impreciso, si fa soffiare pure qualche palla di troppo. Prestazione da dimenticare, insomma, per il centrocampista biancorosso che rientrava dalla squalifica scontata contro la Fortis. Dal 21' st Zanardo 6 - entra e gioca un po' troppo in punta di piedi. Tuttavia, è bravo e furbo a conquistarsi il penalty che chiude definitivamente la gara. Probabilmente, sta soffrendo la lontananza dall'undici titolare e il fatto di partire sempre dalla panchina.

Ruffini 6,5 - come modo di giocare, ricorda l'illustre collega Hugo Campagnaro. Forte e arcigno in difesa. Trasforma, in pratica, l'area di rigore del Piacenza in una "ztl".

Mei 6,5 - bene almeno quanto Ruffini. La sua altezza fa molto comodo quando si tratta di attivare la contraerea sulle palle alte.

Volpe 7 - quando si lancia nell'uno contro uno è uno sputnik davvero difficile da arginare. Tant'è che quelli del San Paolo, per fermarlo, devono usare le cattive maniere e rimediano gialli e cartellini rossi come se piovesse. Dal 31' st Orlandi 6 - non è facile sostituire un compagno ingombrante come Francesco Volpe, tra l'altro quando è in giornata. Lui, però, quando entra trova sempre il modo di farsi apprezzare per ordine tattico e concentrazione.

Mauri 7 - è come un conto corrente con zero spese: ci si affida il pallone e nessuno glielo tocca. Anzi, trova pure modo di far fruttare gli interessi confezionando assist zuccherini per tutti i compagni. Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo.

Marrazzo 8 - sua maestà il bomber è tornato a rallegrare le giornate biancorosse. Era solo questione di tempo, ma questa tripletta sprigiona la liberazione dell'attaccante dopo una settimana sotto pressione. Splendido il primo gol, saggio delle qualità della casa, opportunista nel raddoppio e freddo dagli undici metri.

Minasola 5,5 - sbaglia un altro gol formato maxi occasione. Poco convinto in altre circostanze, quando è chiamato a concludere a rete e "ciabatta" la conclusione. Dal 21' st Corso 6 - si rivede dopo un bel po' di tempo. Si piazza in mediana e fa il suo. È buona cosa che sia tornato a disposizione, costituisce un'alternativa in più.

Lisi 7 - ormai puntare su una sua buona prestazione è più sicuro che investire soldi sui titoli di Stato tedeschi. Sempre generoso, anche quando porge a Marrazzo la palla della doppietta potendo tranquillamente calciare in prima persona.

All. Monaco 6,5 - all'inizio la squadra fa un po' fatica a pigiare il tasto giusto. Tant'è che spreca ancora e prende un gol evitabile, sebbene Sambugaro faccia una grande giocata. Però, alla fine, il ritornello è sempre lo stesso: la sua squadra gioca a calcio. E ora che Marrazzo sembra essersi sbloccato, certi problemi sotto porta dovrebbero essere finalmente alle spalle.

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