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Piacenza - Monaco: «Noi ci crediamo ancora»

Il Piacenza viaggia sul campo dell'Imolese con un discreto bagaglio di dubbi, legati più che altro alla profonda rivoluzione di fine novembre, e ben poche certezze. Monaco, alla vigilia della partita, ha parlato di «settimana serena» nonostante le...

Il Piacenza viaggia sul campo dell'Imolese con un discreto bagaglio di dubbi, legati più che altro alla profonda rivoluzione di fine novembre, e ben poche certezze. Monaco, alla vigilia della partita, ha parlato di «settimana serena» nonostante le partenze dei tre big Mei, Redaelli e Zanardo, con Sanashvili che è andato in prestito al Sestri Levante, mentre sono arrivati l'attaccante Alessandro Bertazzoli dall'Aurora Seriate e il difensore Alessandro Di Maio, ex Seregno. La prossima settimana sarà il turno del centrocampista, dopodiché la società compirà ancora un paio di operazioni: un esterno sinistro per sostituire Sanashvili e un portiere nel caso Ferrari dovesse lasciare la squadra. Settimana serena ha detto Monaco, in una recente intervista il ds Bottazzi ha parlato di «razionalizzazione dei costi», il presidente Marco Gatti in un altra intervista ha archiviato il caso Marrazzo-Monaco con un laconico «invenzioni di stampa», rimane di fatto che a Imola sarà squalificato Ruffini e difficilmente Monaco farà esordire Di Maio, quindi si va verso un'inedita coppia centrale formata da Colicchio e Zagnoni, con il tandem d'attacco Marrazzo-Bertazzoli.

Francesco Monaco come valuta questa settimana?
«Sono stati dieci giorni diversi dagli altri ma comunque è stata una settimana serena dove abbiamo lavorato in modo proficuo».

Tutto chiarito con Marrazzo?
«Con Marrazzo non c'era nulla da chiarire perché non abbiamo mai avuto da dire, sono contento che sia rimasto. Potete chiedere a lui, vi dirà che non abbiamo mai litigato, la mia è stata solo una scelta tecnica».

La rifarebbe?
«Assolutamente sì, in quel momento era la scelta migliore. Un tecnico ha il diritto e il dovere di fare delle scelte di cui si prende la responsabilità».

Cosa non ha funzionato tra lei e i giocatori a cui è stato rescisso il contratto?
«Le partenze di Mei, Redaelli e Zanardo sono state scelte fatte della società e quindi le rispetto, mi spiace perché erano bravi ragazzi e buoni giocatori».

E' vero che il cambiamento si è reso necessario perché lei è arrivato questa estate a mercato fatto e i giocatori non rispecchiavano il suo credo tattico?
«E' vero solo che sono arrivato a mercato ultimato, ma i giocatori che c'erano rispettavano la mia idea di calcio anche perché spesso sono io ad adattarmi a ciò che ho a disposizione. Poi è arrivata questa settimana, sono andati via quattro giocatori e ne devono arrivare altrettanti».

Cosa manca ora?
«Bertazzoli è un ottimo attaccante ed è già allenato quindi può giocare subito. Di Maio l'ho saputo poco fa che è stato tesserato ma non so se potrà scendere in campo essendo arrivato all'ultimo. Manca un esterno giovane a sinistra per sostituire Sanashvili e un centrocampista in grado di garantire le due fasi».

Domenica è squalificato Ruffini, può giocare Tarantino in difesa?
«Tarantino può fare il difensore solo se siamo in emergenza, non a caso è arrivato Di Maio».

Bottazzi ha parlato di «razionalizzazione dei costi»: sembra un modo elegante per dire che non si crede più nell'obiettivo. Ci sbagliamo?
«Sì, io credo ancora nella possibilità di rimediare a questa situazione, lo credono i ragazzi e la società stessa che infatti sta provvedendo a rinforzare la rosa».

Per la trasferta di Imola sono indisponibili Ruffini e Corso, entrambi squalificati, e Girometta che è ancora infortunato. Probabile formazione Piacenza (4-4-2): Di Graci, Adiansi, Zagnoni, Colicchio, Battistotti; Volpe, Mauri, Tarantino, Lisi; Bertazzoli, Marrazzo. Leggi qui il turno completo e la classifica.

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