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Piacenza - Matteassi: «Ci siamo persi di nuovo. Il mister? Non è in discussione». Pagelle: attacco desolante

Tra i biancorossi c'è poca voglia di parlare. Il ds: «E' un momento difficile, se ne esce col duro lavoro e con un pizzico di serenità».

Parisi 5,5: lo si vede poco per ampi tratti, gli avversari lo costringono sulla difensiva e finiscono per cancellarlo dal campo. Nel finale ha un bello spunto, ma i compagni non sfruttano il suo cross.

Munari 5,5: tra i meno peggio, ma al netto della sua verve fisica che anche stavolta non è mancata, non produce una sola giocata che si possa ricordare. Dal 30’ st Zunno s.v.

Suljic 5: regia troppo compassata e senza ispirazione, sta vivendo un momento di scarsa forma così come tutta la squadra.

Persia 6: tornava dopo due mesi d’assenza, si vede molto e riconquista tanti palloni. Prova anche a proporsi in avanti. Dal 1’ st Chierico 6: è vivace, corre ed è coraggioso negli inserimenti. Onestamente, un Piacenza così non può rinunciarci.

Gonzi 5,5: gioca un bel primo tempo, dove si rende pericoloso in una paio di occasioni. Poi sparisce dal campo.  Dal 21’ st Cesarini 6: qualche guizzo, va vicino al gol su punizione.

Plescia 5,5: poco servito da una squadra che non crea quasi niente, inchiodata all’indietro e che non mette in area cross appetibili per lui. Mezzo punto in più rispetto a Morra perché si sbatte molto. Dal 10’ st Luppi 5,5: non ha molto tempo per esprimersi e il contesto non è facile, però da lui ci si aspetta molto di più.

Morra 5: da tre partite ormai è un giocatore irriconoscibile, calcia sempre con un secondo di ritardo, a volte svirgola malamente, nel primo tempo sbaglia un passaggio di due metri e innesca un contropiede con la squadra intenta a salire. Non ci siamo, forse dovrebbe rifiatare.

Scazzola 5: la scelta di tenere in panchina Cesarini, in una squadra che fatica a creare azioni da gol, è onestamente poco difendibile. Prova a cambiare il modulo a partita in corso, ma la sensazione da fuori è che sia a corto di idee. La squadra è un paziente che non reagisce alle cure, non ha sussulti, e non si capisce dove finiscano le colpe della squadra e dove inizino le sue.

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