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Piacenza - Marzeglia: «Abbiamo tutto, qualità e tifosi»

«Sognavo la domenica perfetta: esordio con gol al Garilli e corsa sotto ai nostri tifosi, purtroppo l'emozione mi ha giocato un brutto scherzo e da una possibile rete (fermata con la mano sulla linea da un difensore, ndr) sono passato a un rigore...

«Sognavo la domenica perfetta: esordio con gol al Garilli e corsa sotto ai nostri tifosi, purtroppo l'emozione mi ha giocato un brutto scherzo e da una possibile rete (fermata con la mano sulla linea da un difensore, ndr) sono passato a un rigore sbagliato».
Parole e pensieri di Adriano Marzeglia, ultimo arrivato in casa Piacenza via Correggese proprio allo scadere del mercato e volto noto in città per due motivi: due anni fa col Seregno rifilò una doppietta ai biancorossi nei playoff di Serie D e questa estate insieme ai due Franchi, Luca e Stefano, ha vinto il prestigioso Torneo Libertas.
Dal campo invece arrivano altre notizie: difficilmente Stefano Franchi recupererà dal problema muscolare in tempo per la partita contro la Pergolettese di mercoledì sera (ore 20.30 al Garilli), mentre Minincleri ha svolto lavoro differenziato. Il giovane classe '97 Nosa infine si allena con la squadra ma non è ancora stato tesserato.

Chiariamo la vicenda tra te e la Correggese: ti hanno mandato via o hai chiesto di essere ceduto?
«Arrivo con la formula del prestito e smentisco le voci che mi vogliono a Piacenza solamente perché "tagliato" dalla Correggese. Con la squadra reggiana avevo trovato l'accordo in estate perché il progetto mi entusiasmava, c'era da lottare per vincere il campionato ma strada facendo ho capito che le loro intenzioni erano altre e dopo un mese ho chiesto di potermi rimettere sul mercato».

E così?
«Ribadisco, quest'anno volevo lottare per vincere il campionato e dopo essermi liberato dalla Correggese ho accettato subito l'offerta del Piacenza. Dei biancorossi mi aveva colpito molto lo stadio, quando segnai con il Seregno, e la tifoseria che merita altri palcoscenici e noi cercheremo di accontentarli».

Fisicamente a che punto è Adriano Marzeglia?
«Con la Correggese ho fatto un mese di preparazione e dunque sto bene, purtroppo mi manca il ritmo gara avendo giocato cinquanta minuti in due partite, ma lo posso recuperare stando in campo. Mi alleno tutti i giorni per vincere come tutta la squadra e ai tifosi posso garantire il massimo impegno».

Che gioco prediligi?
«Per la mia stazza (193 centimetri, ndr) sono un attaccante atipico perché non mi piace rimanere fisso in area, piuttosto tendo ad arretrare la manovra per aiutare i compagni partecipando al gioco. Sono qui da poco e devo entrare nei meccanismi della squadra, molti ragazzi ancora non li conosco bene ma posso dire che la qualità del Piacenza è eccellente, in particolare sugli esterni».

Peccato per quel rigore sabato pomeriggio.
«Sognavo la domenica perfetta: esordio con gol al Garilli e corsa sotto ai nostri splendidi tifosi, purtroppo l'emozione mi ha giocato un brutto scherzo e da una possibile rete sono passato a un rigore sbagliato».

Cosa ti senti promettere alla causa biancorossa?
«Tanto impegno, come tutti del resto. Non dimentichiamo che sabato chi è entrato dalla panchina ha dato la scossa e da lì è arrivato il vantaggio, questo è sintomo di una squadra forte in tutti gli effettivi e che ogni ragazzo ha in mente il grande obiettivo che tutta la città ci chiede. Infine vorrei spendere una parola per i tifosi: il loro apporto è fantastico e sarà fondamentale».

Il poker di favorite è quello indicato dagli addetti ai lavoro?
«Direi di sì: Piacenza, Lecco, Monza e Seregno saranno le favorite per la vittoria finale però non diamolo per scontato. Ho giocato nel girone lombardo di Serie D per tanti anni e spesso ci sono delle sorprese. Questo è un girone diverso dagli altri, qui regna l'equilibrio, ogni partita è una battaglia e non esistono squadre materasso».

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