Piacenza - Marotta: «Ci vuole tempo per sviluppare il 4-3-1-2 ma la squadra ha tanta qualità»
Intervista al centrocampista biancorosso, che torna sulla passata stagione «la promozione sarebbe stata la torta e non la ciliegina» e guarda avanti «questa squadra è più tecnica ma trovare la quadratura richiede lavoro, applicazione e tempo»
Squadra intrigante quella costruita quest’anno: c’è molta qualità e meno agonismo?
«Per certi versi è una squadra più forte tecnicamente rispetto a quella passata, c’è però una differenza nelle tempistiche».
Cioè?
«L’anno scorso la quadratura era stata trovata velocemente grazie proprio alla corsa che ti aiuta a sopperire nella qualità della costruzione, semplicemente c’erano giocatori di gamba. Quest’anno è diverso, c’è tanta qualità e meno corsa, la quadratura la trovi solo attraverso il gioco con i meccanismi in fase di costruzione e la tattica quando perdi palla».
Però ci vuole tempo, che non è un dettaglio nel calcio e soprattutto il pubblico spesso non lo concede.
«Certo che ci vuole tempo e per questo motivo torno sulla partita di domenica. Il rammarico di non aver preso i tre punti non è tanto per la classifica, dopo una giornata conta nulla, ma è perché i tre punti ti permettono di lavorare serenamente. La vittoria ti dà il tempo, sconfitte e pareggi te lo tolgono».
Play o mezzala, mezzala o play. Marotta che cosa si sente?
«Mi sento quello di cui ha bisogno il mister. I campionati più belli li ho giocati a due in mezzo al campo ma è anche vero che ho fatto ottime partite nel centrocampo a tre. La verità è che quest’anno c’è una concorrenza pazzesca lì nel mezzo con giocatori di assoluta qualità e spessore, deciderà il mister di volta in volta».
Contro il Modena serve una sterzata immediata.
«Fatemi ringraziare i nostri tifosi, innanzitutto, perché hanno sottoscritto più abbonamenti e questo vuol dire che qualcosa di buono abbiamo lasciato. Contro il Modena è una gara importante, un derby sentito, ma sono tre punti come nelle altre partite e a questo dobbiamo puntare».