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Piacenza - Marco Scianò: «Ringrazio anche i miei detrattori, da loro cicatrici che mi danno esperienza»

L'ex direttore generale non commenta la sua rescissione col club («per il bene del Piace preferisco il silenzio»), ma affida il suo saluto ai social: «Sono stati 10 anni densi di emozioni, siamo stati una Famiglia. Il Piacenza per me è un Amore, una Fede, un Bene prezioso da difendere»

Inizia con due colori, due emoticon, bianco e rosse. Termina con due cuori, uno sempre bianco e l’altro sempre rosso. L’ormai ex direttore generale del Piacenza Calcio, Marco Scianò, il più “vecchio in capo” nonostante la giovane età che lo portò al timone dirigenziale del club nel 2012, ha affidato il suo sfogo ai social.
Ieri è stato formalizzato ufficialmente il divorzio dal Piacenza, oggi non vuole commentare la vicenda («per il bene di tutti, soprattutto del Piace, preferisco il silenzio») ma affida il suo commiato al suo profilo Facebook in cui ringrazia anche i suoi detrattori: “Da loro ho cicatrici che mi rendono un uomo e un professionista con più esperienza”.

“Per me il Piacenza Calcio è sempre stato un Amore, una Fede, un Bene prezioso da difendere. Lo è stato in ogni istante di questi 10 anni. Lo è stato e per sempre lo sarà. Mi ha dato tanto, mi ha chiesto tanto. Tempo tolto alla mia famiglia, ai miei figli. Chi fa questo mestiere lo sa e lo accetta, lo ama e lo accetta. Non per il guadagno, quello nel calcio spetta solo a pochi, ma per l’amore per il proprio lavoro. Tempo investito in qualcosa che per me è diventato indispensabile come l’aria per respirare. Non ne puoi fare a meno, quando ami il tuo lavoro iniziato 16 anni fa nel calcio. Grazie a tutti coloro che mi hanno dato fiducia, a chi mi ha detto Si e chi mi ha detto No. Grazie a tutti coloro mi hanno accompagnato in questi 10 anni: siamo stati Famiglia. Grazie anche ai miei detrattori, da loro ho cicatrici che mi rendono un uomo e un professionista con più esperienza.
Mi sento di poter dire che ho difeso il Piacenza sempre, in ogni momento, anche quelli più difficili e - quello che vorrei resti - è che ho messo il Piacenza sempre davanti a tutto, compreso me stesso. Sarò sempre un tifoso di questi colori, per sempre.
Ho imparato che il tempo è sempre galantuomo.
Forza Piacenza. Sempre”

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