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Piacenza - Manuel Scalise: «In ritiro abbiamo lavorato molto bene, vogliamo partire forte»

Il tecnico traccia un bilancio delle prime due settimane di lavoro che si sono concluse a Salsomaggiore. «Abbiamo aumentato i carichi atletici, ora si apre una seconda fase e ci concentreremo sull'aspetto tecnico e tattico. Dubickas? Per noi è un giocatore importante».

banner rmcE’ tempo di un primo piccolo bilancio per il tecnico Manuel Scalise, che ha preso in mano il Piacenza a metà luglio e lo scorso fine settimana si è concluso il ritiro di quattordici giorni a Salsomaggiore. Martedì mattina i biancorossi riprenderanno i lavori in città, al campo della Tangenziale, perché si entra nel seconda fase estiva che porterà all’esordio in Coppa Italia il 21 agosto e poi, domenica 28, si partirà con il campionato. A proposito, questa è anche la settimana in cui gli emiliani conosceranno il proprio futuro: martedì sono previsti i sorteggi dei Gironi - con il Piace che molto probabilmente sarà inserito nel raggruppamento A del Nord - e venerdì sarà il turno dei calendari. Insomma, ci si avvicina a grandi passi verso lo start della stagione.
Tornando al Scalise, il tecnico esordiente nei professionisti archivia come «positivo» il ritiro di Salso, l’unica pecca sono stati alcuni infortuni che hanno limitato il lavoro di qualche giocatore (Dubickas ha un problema muscolare, da valutare l’entità dei tempi di recupero) ma queste sono cose da mettere in conto. Sabato a Lugagnano ci sarà la quarta amichevole estiva contro l’Albinoleffe.

Tracciamo un primo bilancio del ritiro?
«E’ andata bene, in particolare ho apprezzato il grande e entusiasmo che si è formato all’intero della rosa. Tutti, e dico tutti, hanno lavorato molto bene con voglia di fare, sudare e spirito di sacrificio. Non sono state due settimane facili perché abbiamo alzato di un po’ l’asticella del carico di lavoro atletico. Purtroppo c’è stato qualche infortunio, ma fa parte del periodo della stagione».

Quindi la parte tattica l’ha accantonata.
«Sì, ci siamo concentrati più che altro sui carichi di lavoro e sull’aspetto mentale perché la nostra intenzione è di partire subito forte, tra meno di un mese si scende in campo per i tre punti. Contro la Pergolettese ho visto buone cose, considerando che tra risentimenti muscolari e qualche acciacco abbiamo giocato con gli uomini contati».

Piacenza Calcio - Festa Biancorossa a Gossolengo 30 luglio 2022

E ora?
«Per noi si apre una seconda fase dove andremo a rifinire il lavoro svolto a Salsomaggiore e ci concentreremo sullo sviluppo di concetti tecnici e tattici. Iniziamo a plasmare la squadra e probabilmente andremo anche ridurre il numero degli effettivi a disposizione».

Che squadra vuole Scalise?
«Innanzitutto una squadra di giocatori che hanno voglia di imparare e sono disponibili, qualità che onestamente ho riscontrato in tutti. Dopodiché vorrei avere a disposizione 22, 23 giocatori. La rosa fa un filo sfoltita e alcuni giovani, che hanno bisogno di giocare con continuità, andranno in prestito».

Girone A o Girone B?
«Sinceramente? Non mi interessa, uno vale l’altro per me. Non va mai bene fare troppi calcoli nel calcio, dire di lì sì perché più facile o di là no perché più difficile. Poi se vogliamo fare un’analisi sommaria possiamo dire che il Girone A ha tre o quattro squadre davvero importanti che puntano al successo, nel B c’è un maggiore equilibrio e il Piacenza ritroverebbe il derby con la Reggiana. Però, ripeto, mi interessa poco dove finiamo».

E che ambizioni deve avere questo Piacenza?
«Sempre quella di fare un campionato importante. Lo dobbiamo a noi stessi, alla splendida gente che ha riempito questa sera la piazza di Gossolengo, al nome che portiamo e alla maglia che indossiamo. Chiaro che la rosa è giovane e quindi il nostro sarà un processo di crescita costante».

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