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Piacenza - Le difficoltà nascono a centrocampo

Sarà il Darfo Boario a chiudere il ciclo di partite abbordabili in casa Piacenza dopodiché, dal 30 marzo, inizierà la volata finale per cercare di strappare il secondo posto in classifica che assicura la possibilità di giocare le prime due fasi...

Sarà il Darfo Boario a chiudere il ciclo di partite abbordabili in casa Piacenza dopodiché, dal 30 marzo, inizierà la volata finale per cercare di strappare il secondo posto in classifica che assicura la possibilità di giocare le prime due fasi dei playoff (in gara unica) in casa. Al momento i biancorossi stanno rispettando il ruolino di marcia e se dovessero vincere anche contro il fanalino di coda Darfo la squadra di Viali avrebbe risposto positivamente (10 punti su 12 disponibili) alla crisi di metà febbraio. Di note positive quindi ce ne sono, tuttavia davanti a Tognassi e soci c'è un finale di campionato tutto in salita con gli scontri diretti, contro le prime della classe, tutti in serie.

Domenica il Darfo Boario, poi trasferta in casa dell'Inverno secondo in classifica, il 6 aprile sfida di lusso al Garilli contro il Pontisola, successiva trasferta a Olginate e infine il turno infrasettimanale (17 aprile) che precede la domenica di Pasqua a domicilio della Pro Sesto: dall'ultima domenica di marzo fino a Pasqua il Piacenza affronterà quattro delle prime sette squadre in classifica e si deciderà l'ingresso o meno nei playoff e il conseguente posizionamento. Ad alleggerire in parte la strada c'è il Pontisola, che avendo centrato la finale di Coppa Italia automaticamente ha accesso al quarto turno degli spareggi liberando il suo posto nella classifica del girone lombardo. Il Piacenza deve puntare al secondo posto e per farlo bisogna iniziare a non sprecare punti (come domenica ad Alzano) contro il Darfo.

Per William Viali comunque ci sono delle note positive. A parte il buon inizio di campionato, con otto risultati utili consecutivi prima della fatal Gozzano, il Piacenza era da ottobre che non trovava un periodo proficuo come quest'ultimo. Due pareggi e altrettante vittorie hanno rasserenato l'ambiente, inoltre da tre partite i biancorossi non subiscono gol (anche questo non era mai successo in stagione) ma c'è da specificare che gli ultimi tre confronti erano contro squadre di bassa classifica. Questo ciclo si chiude domenica e dal 30 marzo si torna alle sfide d'alta quota a partire dal match di Inveruno che al Garilli, con Venturato in panchina, rifilò cinque gol ai piacentini.

Di positivo c'è anche un nuovo assetto tattico. E' chiaro che la volontà di Viali di giocare spesso con la palla lunga sugli attaccanti e di varare un 4-2-3-1 (modulo che a lui non piace) è voluta per saltare un centrocampo che, in questo momento, non è in grado di assicurare gioco e qualità. Il tecnico lascia perennemente in naftalina l'unico uomo con le qualità giuste per far girare la squadra, Mattia Bovi, e questo porta alla necessità di cercare, con i centrali di difesa, sempre gli attaccanti. D'altronde non poteva che essere così: si è partiti con un centrocampo di palleggio che obiettivamente ha reso poco, si è passati a una mediana di corsa e quantità con Venturato e infine si è tornati a Viali che sta cercando di sintetizzare le due filosofie. Inoltre a non aiutare il tecnico c'è l'imprecisione generale della squadra che crea quantità industriali di palle-gol ma fa una fatica tremenda a capitalizzarle.

Sul piano degli infortunati invece la situazione sta lentamente rientrando. Ferrari tornerà a disposizione domenica, Tognassi già ad Alzano è stato convocato per la panchina mentre Benedetti sono ormai due settimane che svolge differenziato e non si allena col gruppo: lui e Marrazzo dovrebbero essere gli unici assenti contro il Darfo. Il capocannoniere del campionato sta molto meglio e lo stiramento sta rientrando, tuttavia sarebbe inutile rischiare delle ricadute che potrebbero avere delle ripercussioni ben peggiori. La sua situazione verrà valutata di giorno in giorno.

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