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Piacenza - Le bordate di Marco Gatti e Roberto Pighi contro la squadra: «Alcuni si tirano indietro»

La proprietà si scaglia in sala stampa contro i giocatori. Marco Gatti: «La colpa è di tutti però da gennaio alcuni tirano indietro la gamba, così non va bene». Pighi: «Undici su undici che non rendono? Sembra ci sia una coalizione contro di noi»

Poi esplode una raffica di cannonate: “Quando undici giocatori giocano così male per due o tre partite a fila faccio molta fatica a dare colpa all’allenatore”, tuona, “di solito, nelle squadre professionistiche, può capitare che qualcuno non renda. Ma undici su undici sembra quasi una coalizione per fare male. Io ho questo dubbio, a differenza del presidente: siamo stati oggetto di polemiche, ingiustizie, cattiverie, accusati di cose non vere, abbiamo fatto di tutto, un po’ tutti, per rovinare il giocattolo Piacenza. Un anno fa questa squadra, con lo stesso budget, ci faceva sognare. Adesso, onestamente, ritengo che i giocatori non si stiano guadagnando i soldi che il Piacenza dà loro”. Il discorso poi fila via sul mercato, colpevole di togliere serenità ad alcuni giocatori: “Ho la netta sensazione”, prosegue Pighi, “che ci siano dei nostri tesserati che stanno battendo la fiacca. Questo è un grosso problema: anche se, credo, che gli scossoni del mercato abbiano generato, nei confronti dei nostri atleti più rappresentativi, una situazione così. Purtroppo sono cose cicliche, che si sono verificate anche questa estate”.

In estate, infatti, Della Latta fu pesantemente corteggiato dal Bari e, nella sessione invernale, Paponi e Pergeffi sono stati richiesti rispettivamente da Vicenza e Ternana. Alla fine, Pighi tira parzialmente il freno a mano a precisa domanda se, secondo lui, i giocatori stiano facendo apposta a fare male: “Questo è una frase molto importante, per quanto mi riguarda mi auguro di no. Ma nelle ultime partite, vedendo undici giocatori che giocano tutti insieme sottotono, qualche dubbio mi viene”. Quindi si scaglia contro i gufi che hanno criticato il mercato: “Vi posso garantire che Ferrari era a un millimetro, siccome alcuni di voi (riferendosi ai giornalisti, ndr) ci hanno definiti alla frutta, e ne abbiamo le prove. Poi, anche lui, non so se avrebbe risolto i problemi della squadra, però lo dico per smentire quell’aria di gufismo e di malcontento complessivo: se una proprietà non ha i soldi, non va a prendere un centravanti di serie A”.

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