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Piacenza - Le bordate di Abbate: «Perdere per colpa di altri fa male». Pagelle: gran partita di Parisi

Il tecnico: «Mi spiace per i ragazzi perché meritavano di più, accettiamo di perdere ma quando sbagliamo noi qualcosa o se non ci prepariamo bene. Non accettiamo di perdere quando qualcun altro ci impedisce di fare il nostro lavoro». Espulsi Cosenza, Accardi e Zanandrea nel post gara

Parisi 7: partitone a tutto tondo, magari fosse stato così per tutta la stagione. Parte fin dal 1’ a battere tutta la fascia di competenza, scodella cross, chiude e riparte. Nella ripresa trova il traversone perfetto da cui scaturisce il gol di Chierico.

Suljic 6.5: primo tempo sotto tono. Nella ripresa s’inventa un colpo di tacco sulla linea di fondo che libera al cross Parisi. Poi va in crescendo con la squadra in dieci. Nel finale, rimasti in nove e senza punte, crolla come tutti.

Giorno 5.5: male, lento e sempre senza la giocata nei piedi. Un po’ meglio nel secondo tempo, da lui ci aspettavamo tonnellate di qualità in più e ormai è tardi.

Chierico 7: parte maluccio, molto guardingo (fin troppo) poi si molla e al primo inserimento buono trova il vantaggio. Da lì è tutto un crescendo. Dal 28’ st Palazzolo 6: entra nel momento più complicato della partita, su di lui c’è fallo ma l’arbitro non lo ravvisa e da quell’azione nasce il pareggio dei locali.

Rizza 5.5: stranamente impreciso e con poca qualità nelle giocate, una partita non da lui. Certo è positivo l’atteggiamento, cioè l’esserci sempre comunque come valvola di sfogo dell’azione.

Plescia 5.5: si prende un paio di falli importanti, per il resto fa poco e poi deve uscire perché inizia la gara da trincea. Dal 10’ st Masetti 6.5: gioca una gran partita, a suo agio nella trincea. Nel finale tira fuori un intervento che vale mezzo gol.

Morra 6: una palla buona e con un colpo di testa innesca la rete di Chierico. Poi prova l’eurogol che non gli entra per un poco. Per il resto è quasi sempre mal servito. Dal 40’ st Capoferri: SV.

Abbate 5.5: ci ha provato, peccato perché le occasioni ci sarebbero anche state e non è stato fortunato. A Trieste forse si potevano gestire diversamente i cambi, soprattutto per quanto riguarda i difensori.

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